Nel mese di novembre abbiamo registrato differenze sostanziali tra i vari segmenti della Morningstar Style Box del mercato europeo. Se ci concentriamo su quello Large cap, ad esempio, vediamo che i titoli Growth sono stati gli unici a chiudere in territorio positivo grazie a un rialzo dello 0,2%. Mentre quelli Large Value hanno ceduto il 3,8%.
Tra le società Large Growth che hanno contribuito maggiormente alla performance positiva del segmento ci sono Hermes International SA, Compagnie Financiere Richemont SA e Sika AG, che sono saliti rispettivamente del 20,6%, del 22,7% e del 18,1%.
I maggiori responsabili della cattiva performance del comparto Large Value sono stati i titoli delle compagnie petrolifere, come Royal Dutch Shell e BP che sono scesi rispettivamente del 5,9% e del 6,6%, e quelli finanziari, tra cui le banche spagnole BBVA e Banco Santander che hanno ceduto il 22,4% e il 16,1% rispettivamente.
Figura 1: Il Barometro del mercato europeo
Relativamente ai settori economici, a registrare la perdita più pesante è stato quello energetico (-6,0%), seguito a ruota da quello finanziario che ha ceduto il 4,6%.
Il comparto che ha performato meglio è stato invece quello immobiliare, che è riuscito a mettere a segno un guadagno dello 0,3%, anche se va ricordato che in termini di capitalizzazione di mercato questo è un settore che ha un peso molto contenuto in Europa.
Figura 2: Rendimenti per settore
In termini di valutazioni, i titoli più interessanti secondo le stime di Morningstar continuano ad essere gli energetici, scambiati mediamente a un rapporto Prezzo/Fair Value (P/FV) di 0,86, quelli telecom (P/FV di 0,86) e i finanziari (P/FV di 0,89).
Il settore meno attraente, in questo senso, resta quello dei beni di consumo ciclici, con un P/FV di 1,30. Questo significa che le società di questo segmento sono sopravvalutate dal mercato del 30% rispetto al loro valore reale.
Figura 3: Le valutazioni di mercato
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