I mercati privati, nel 2022, potrebbero fare fatica a regalare le stesse soddisfazioni che hanno dato nel corso di quest’anno.
Il tema principale con cui dovranno fare i conti i player del settore, così come in altri segmenti degli investimenti, è quello dell’inflazione. Secondo il dato preliminare sull'andamento dei prezzi al consumo nell'area euro a novembre 2021 di Eurostat, il carovita ha registrato un incremento annuale del 4,9%, dopo il +4,1% del mese precedente e rispetto al -0,3% dello stesso periodo del 2020. Negli Stati Uniti i prezzi al consumo sono saliti del 6,8% annuo il mese scorso. Il dato è in linea con le aspettative degli analisti, ma mostra un incremento dopo il +6,2% di ottobre, senza contare che è l’aumento maggiore dal 1982.
Va detto che i mercati privati inizieranno il 2022 da una posizione di forza. Lo si vede dando un’occhiata ai numeri del private equity e del venture capital in Europa e negli Stati Uniti.
Il private equity in Europa
Da inizio anno, fino alla fine del terzo trimestre del 2021, sono state chiuse circa 5.492 operazioni, per un controvalore di 548,7 miliardi di euro (dati PitchBook). Numeri che fanno impallidire i 4.511 deal chiusi nel 2019 e 493,4 miliardi di euro di controvalore del 2018.
L’anno che sta per iniziare sembra però più challenging. “I player del private equity stanno osservando con preoccupazione l'aumento dell'inflazione a lungo termine, le varianti del Coronavirus e la prospettiva di un inasprimento delle politiche fiscali e monetarie”, spiega Dominick Mondesir, Senior Analyst, EMEA Private Capital di PitchBook. “Tutti questi elementi potrebbero fare da freno sia all'attività di negoziazione sia alla ricerca di società target. Senza contare altri problemi, come le difficoltà nelle catene di approvvigionamento e l’aumentodei costi delle materie prime”.
Il private equity in Usa
Anche negli Stati Uniti il settore ha mostrato un invidiabile stato di salute. Nei primi tre quarter dell’anno sono stati chiusi, 6.004 accordi per un controvalore di 787,6 miliardi di dollari. Per entrambe le voci, i valori toccati nei primi nove mesi sono stati un record storico, superiore pure ai valori annuali.
Anche negli Stati uniti, per quanto riguarda i mesi a venire, non mancano le preoccupazioni. “L'inflazione sostenuta potrebbe rendere più difficile per le società più indebitate presenti nei portafogli dei private equity stare al passo con i loro obblighi”, spiega Wylie Fernyhough, Senior Analyst di PitchBook. “La Federal Reserve ha già detto che intende ridurre il suo programma di acquisto di obbligazioni. Un segnale in più che l’aumento dei tassi non è lontano”.
Un problema aggiuntivo potrebbe riguardare i cambiamenti sul fronte regolamentare, soprattutto per quanto riguarda il trattamento fiscale da applicare ai capital gain realizzati con le operazioni finanziarie per i quali l’amministrazione Biden vorrebbe un aumento di imposte. “A Washington, però, in questo momento ci sono diverse proposte, anche per altre questioni fiscali. Segno, questo, che le discussioni andranno per le lunghe”, dice l’analista.
Il venture capital in Europa
Il 2021 è stato un anno d’oro per il venture capital. Questo segmento dei mercati privati, tuttavia, potrebbe navigare in mari relativamente più tranquilli.
In Europa il valore delle operazioni nel periodo gennaio-settembre ha raggiunto i 73,3 miliardi di euro e, in tutti e tre i quarter del periodo, sono stati segnati record storici. Il numero delle operazioni (circa 8mila) è stato in linea con quello degli ultimi anni.
Operazioni di venture capital in Europa
“All'inizio del 2021, vista l'incertezza creata dalla pandemia, pochi avevano previsto questo enorme afflusso di capitale nel venture capital. I numeri, tuttavia, indicano che il settore è in grado di essere resiliente anche in mezzo a una diffusa volatilità macroeconomica”, dice Nalin Patel, Senior Analyst di PitchBook. “Il dato interessante sono stati i 54,3 miliardi di finanziamenti later stage, il 73,6% del totale. E questo nonostante le preoccupazioni legate all’inflazione, al mercato del lavoro e alle varianti del Coronavirus”.
Il venture capital in Usa
Per quanto riguarda il venture capital Usa, in nove mesi sono stati investiti 238,7 miliardi di dollari su quasi 12mila deal. Oltre 136,5 miliardi, quasi il doppio del record di 76,7 miliardi investiti nel 2020, sono stati utilizzati per mega deal (quelli oltre i 100 milioni).
Andamento venture capital in Usa
“Le nuvole all'orizzonte per il settore, potrebbero presentarsi sotto forma di evoluzioni della pandemia e di fattori economici e politici”, spiega Cameron Stanfill, Senior Analyst di PitchBook. “E’ bene considerare i problemi nelle catene di approvvigionamento, oltre al fatto che l’inflazione è molto alta. Anche in questo segmento il tapering degli acquisti di asset da parte della Federal Reserve e il seguente aumento dei tassi di interesse potrebbero avere un impatto. Bisogna poi fare attenzione a eventuali provvedimenti che potrebbero incidere sul trattamento fiscale”.
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