Il 2021 si è concluso con un dicembre molto positivo per tutti i segmenti della nostra European Style Box e con una decisa sovraperformance dei titoli Value rispetto a quelli Growth. Le stock Large Value, ad esempio, hanno guadagnato in media il 6,2% (in euro) rispetto al 2,7% delle Large Growth.
Il bilancio annuale, tuttavia, ha visto il prevalere dei titoli orientati alla crescita, che hanno realizzato una performance del 40% contro il 23% fatto segnare da quelli orientati al valore.
Il risultato dei titoli Large Value a dicembre è da attribuire ai rialzi di aziende di diversi settori come TotalEnergies SE (+9,9%), Volkswagen AG (9,8%), A.P. Moller Maersk A/SB (18,6%), BHP Group PLC (7,8%), British American Tobacco PLC (11,6%), UniCredit SpA (26,7%) e BNP Paribas (+10,3%).
Figura 1: Il Barometro del mercato europeo
Figura 2: Value vs Growth
A livello settoriale, i guadagni sono stati distribuiti in modo abbastanza uniforme nel mese di dicembre. Spiccano soprattutto i comparti consumer defensive (+6,5%), materie prime (+6,6%) e beni industriali (+7,7%), ovvero un settore in ciascuno dei tre supersettori (difensivo, ciclico e sensibile). I tecnologici, comunque, sono stati i best performer del 2021 con un guadagno del 45% contro appena il 10% realizzato da quelli telecom, che hanno chiuso come fanalino di coda.
Figura 3: I rendimenti dei settori
In termini di valutazioni, sorprende che lo stile Growth abbia drasticamente ridotto il suo Price/Fair Value tra novembre (grafico a destra) e dicembre (grafico a sinistra), ma questo si spiega con il fatto che alcuni titoli sono al confine tra due stili di investimento e in certi momenti possono passare da uno stile all'altro. È il caso, ad esempio, di AstraZeneca, una tra le aziende con la più alta capitalizzazione di mercato in Europa, che nell'ultimo mese è passata dallo stile Blend a quello Growth. Poiché viene scambiata con un P/FV prossimo a 1 e, in generale, con valutazioni inferiori rispetto alle principali società orientate alla crescita, ha contribuito a un calo del Price/Fair Value per il segmento Growth (da 1,13 a 1,06 tra novembre e dicembre), producendo un effetto opposto sul segmento Large Blend.
Figura 4: Le valutazioni di mercato
Le valutazioni dei settori economici, invece, sono state soggette a variazioni di minor importanza. I comparti energia e telecom (entrambi con un P/FV di 0,89) restano i più economici, mentre i consumer cyclical (con un P/FV di 1,29) restano i titoli più costosi.
Figura 5: Le valutazioni dei settori economici
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