I fondi di tipo income, cioè che staccano periodicamente un dividendo da distribuire agli investitori, possono sembrare allettanti per coloro che cercano una fonte di reddito stabile. Raggiungere tale obiettivo è possibile, purché si seguano determinate regole nella scelta dello strumento finanziario più appropriato.
Quando si cerca un reddito periodico è facile lasciarsi tentare dalle società con i più alti dividendi, o dai fondi con la migliore esposizione a quei titoli specifici. Ci sono diverse sfumature da tenere in considerazione nel determinare cosa costituisce una buona strategia ad alto dividendo, soprattutto nell’universo passivo. Gli investitori income, infatti, sono sempre più attratti dagli Exchange traded fund per accedere a determinati mercati e temi.
Attenzione a tassi d’interesse e sostenibilità delle cedole
Un parametro da tenere sotto osservazione è il costo del denaro. I titoli a reddito fisso, infatti, non sono gli unici a esserne interessati. Anche i prodotti high dividend, in particolar modo quelli molto diffusi come gli Exchange traded fund, sono piuttosto sensibili a oscillazioni nei tassi d’interesse, in quanto si ritrovano a competere proprio con i bond.
A prescindere dai tassi d’interesse, comunque, quello che bisogna davvero ricercare in un prodotto high dividend è la stabilità dei pagamenti e l’incremento costante della cedola, piuttosto che il dividendo più alto. Una crescita stabile e continua nei dividendi suggerisce, infatti, una gestione aziendale responsabile. Ad esempio, un’azienda che paga l’1,5% di dividendo con una crescita pari al 10% annuo, è in grado di generare in sei anni un reddito maggiore di quello prodotto da un’azienda che paga ogni anno il 3%. È importante quindi capire in che modo l’indice replicato dall’ETF sceglie i propri titoli (per approfondire, clicca qui).
3 idee d’investimento
DI seguito elenchiamo tre ETF di tipo income - due globali, uno sui mercati emergenti – messi in evidenza dal nostro team di analisti sulle strategie passive.
Fidelity Global Quality Income ETF
Questa strategia ottiene un Morningstar Quantitative Rating pari a Silver. Nel corso degli ultimi tre anni ha battuto sia la propria categoria Morningstar sia il suo benchmark, l’indice MSCI World High Dividend Yield. Nel 2021 ha reso il 31,2%, ed è persino riuscito a produrre un rendimento positivo nel 2020 (0,9%), in uno degli anni peggiori mai registrati per le strategie ad alto dividendo.
In termini di quota di portafoglio, l’azionario statunitense fa la parte del leone con una ponderazione del 68%, sopra la media di categoria (44%) e dell’indice (57%). Le società americane hanno risposto alla crisi dei dividendi del 2020 riducendo i riacquisti di azioni proprie piuttosto che tagliare i pagamenti, in contrasto con le loro controparti europee, le quali hanno cancellato e tagliato miliardi di cedole. Le banche statunitensi sono state anche autorizzate a continuare a effettuare pagamenti, mentre i regolatori del Regno Unito e dell’Unione europea hanno congelato i dividendi per un certo numero di mesi.
Le maggiori partecipazioni dell’ETF sono i giganti tecnologici Microsoft e Apple, così come le società di chip Nvidia e ASML. Il fondo detiene più titoli tecnologici e meno titoli difensivi rispetto ai suoi concorrenti.
Fidelity Emerging Markets Quality Income UCITS ETF
Il secondo ETF è un altro prodotto di Fidelity e, secondo l’analisi Morningstar, gode dei rigidi filtri di qualità e redditività della sua casa madre e risulta essere un’ottima opzione per completare la strategia internazionale. Come il suo cugino globale, questo strumento emergente ha sovraperformato la categoria Morningstar e il benchmark, l’MSCI Emerging Market. Nel 2020, nonostante le difficoltà riscontrate dai paesi in via di sviluppo, è stato in grado di offrire una performance del 13,6%.
Il fondo investe il 48% nell’Asia emergente e il 29% nell'Asia sviluppata, in linea con il resto della categoria e dell’indice. Le sue partecipazioni più grandi sono Samsung e Tencent, al 5,2% e 4,6%, rispettivamente. La preferenza per le società poco indebitate, poi, ha rappresentato un vantaggio durante la crisi del debito di Evergrande.
Xtrackers MSCI World High Dividend Yield UCITS ETF
Per gli investitori interessati a rendimenti più elevati, segnaliamo infine l’ETF globale ad alto dividendo di Xtrackers, il quale ottiene un Morningstar Analyst Rating pari a Silver. La strategia si basa su un processo d’investimento un po’ meno rigido rispetto a quello di Fidelity in termini di indebitamento e redditività, il che però non impedisce di fornire una crescita dei dividendi più stabile nel tempo rispetto ad altri portafogli ad alto rendimento, seppur con un dividend yield corrente inferiore.
L’ETF detiene ben 961 titoli, con Apple e Microsoft in cima alla lista. Questo non sorprende, dato che alloca il 23% del portafoglio alla tecnologia – un livello significativamente più alto della media di categoria e del benchmark di riferimento. Inoltre, detiene il 42% in titoli a larga capitalizzazione e il 25% in titoli a bassa capitalizzazione.
La strategia ha offerto un reddito che varia tra il 2,4 e il 4,4% all’anno negli ultimi 20 anni - e solo i titoli che rendono più del 2,2% sono considerati per l’inclusione.
L’ETF di Xtrackers ha anche sovraperformato l’indice di circa 15 punti base all’anno. Secondo gli analisti di Morningstar questo è dovuto al fatto che il fondo è domiciliato in Irlanda e paga un tasso inferiore di ritenuta alla fonte sui dividendi rispetto al benchmark.
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