Come usare il payout ratio

Un rapporto troppo alto può indicare che i dividendi non sono sostenibili. Tutto dipende dagli utili. Ma possono essere letti in maniera diversa.

Marco Caprotti 19/01/2022 | 09:01
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Il payout ratio è una metrica molto utile per valutare un'azione che paga dividendi. Il calcolo è abbastanza semplice: è la proporzione degli utili di un'azienda pagati come dividendi.

Un payout ratio basso a volte può indicare che il dividendo è "sano". In altre parole, che c'è un margine di sicurezza che consentirebbe a un'azienda, anche se mancasse il proprio target di guadagni, di essere comunque in grado di pagare il dividendo (e potrebbe anche esserci spazio per  aumentarlo nel tempo). Un payout ratio superiore a 100 può indicare che il dividendo è in pericolo, perché nessuna azienda può continuare a pagare più di quanto incassa all’infinito.

Come guardare gli utili
Gli utili per azione trimestrali di un'azienda sono, apparentemente, un numero semplice da osservare per capire lo stato di salute di una società. Ma sia il management dell’azienda che gli analisti spesso preferiscono guardare gli utili attraverso lenti diverse per avere una visione più chiara della solidità di una impresa. Si può considerare l'utile per azione da molti punti di vista: c’è il cosiddetto EPS (earning per share) core che esclude le voci una tantum; il confronto fra gli utili del passato recente rispetto a quelli previsti per il futuro; le revenue presenti rispetto a quelle medie di un intero ciclo economico e altro ancora.

Il payout ratio, insomma, è uno strumento molto utile, ma bisogna inserirlo in un contesto più ampio. In primo luogo, bisogna capire quale tipo di guadagno viene utilizzato per calcolare il rapporto e comprendere se fornisce davvero una visione accurata della capacità di generazione di cassa di un'azienda.

In secondo luogo, non esiste un livello valido per tutti o un numero magico per il payout ratio ed è utile considerare il rapporto nel contesto della volatilità degli utili di un'azienda, nonché della solidità finanziaria della società.

Radar sulle utility
Un segmento dove di solito si cercano buoni dividendi e payout sani è quello delle utility. Anche qui, però, nel recente passato, non sono mancati i problemi. “L'ondata di tagli e cancellazioni dei dividendi fatti dalle utility europee nella primavera del 2020 a causa della pandemia del Coronavirus ha ricordato agli investitori che, in tempi difficili, i dividendi possono attraversare momenti complicati”, spiega Tancrede Fulop, Senior equity analyst di Morningstar.  

In questo universo, ad esempio, uno dei titoli più interessanti, secondo gli analisti di Morningstar, è Enel (Rating 4 stelle. Report aggiornato all’8 dicembre 2021). “La società sarà in grado di finanziare i propri investimenti e dividendi senza ricorrere al mercato azionario”, dice Fulop. “In linea con il piano aziendale 2021-2023 riteniamo che i dividendi 2021, 2022 e 2023 saranno, rispettivamente, di 0,38, 0,4 e 0,43 euro. Per quanto riguarda il 2024 e il 2025 riteniamo che il payout ratio sarà del 70% e questo porterà a un dividendo di 0,49 euro, con una crescita del 6,4% rispetto all’anno precedente”.

Nella tabella in basso sono elencati i payout ratio delle utility europee coperte dalla ricerca Morningstar.

I payout ratio delle utility europee
payout-ratio

 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Enel SpA6,72 EUR2,17Rating

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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