Le commodity energetiche hanno occupato gran parte dell’attualità degli ultimi mesi (black out in Libano, rivolte in Kazakistan) e sui mercati finanziari hanno giocato un ruolo da protagoniste nel 2021 (gli ETC sul crude oil hanno chiuso l’anno con quasi l’80% di rendimento) Rimanendo nel campo dell’energia, quale potrebbe essere l’evoluzione più probabile nel 2022?
Complice la transizione energetica, le grandi aziende del settore del greggio, soprattutto quelle europee, stanno diminuendo gli investimenti in nuovi progetti petroliferi dirottandoli verso le energie rinnovabili. C’è un dibattito relativo al tempo che servirà per rendere concreto questo cambiamento di paradigma (per alcuni sarà molto lungo). Cosa sta succedendo? E le energie rinnovabili, alle valutazioni attuali, sono un’opportunità d’investimento?
I metalli industriali hanno visto un’esplosione del loro valore nel corso del 2021 a causa del robusto rimbalzo della domanda post-pandemia e di un’offerta che non ha saputo tenere il passo per diverse ragioni. Nel 2022 questo scenario si ripeterà o andiamo verso una stabilizzazione?
Ne abbiamo parlato con Maurizio Mazziero, fondatore della Mazziero Research.
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