Il 2021 dei titoli tecnologici Usa è iniziato male. Ma, dicono gli analisti di Morningstar, in questa situazione c’è la possibilità di trovare a sconto titoli di qualità con un vantaggio competitivo Ampio o che sono in grado di mantenerlo a lungo.
Il periodo faticoso dei tecnologici Usa è evidente guardando i grafici. Il paniere Morningstar US technology da inizio anno (fino al 31 gennaio e in euro) ha perso quasi l’8% (+44,6% nel 2021). Nello stesso periodo il paniere US Market ha segnato -4,5% (+35,3% l’anno scorso).
Indici Morningstar US Tech e US Market a confronto
Fonte: Morningstar Direct
“Nelle ultime settimane, le azioni sono state vendute poiché gli investitori hanno incorporato alcuni fattori nelle loro valutazioni”, spiega Dave Sekera, Chief US Strategist di Morningstar.
I tre principali elementi presi in considerazione sono:
-Il rallentamento del tasso di crescita economica negli Stati Uniti
-L’inasprimento della politica monetaria dalla Federal Reserve
-Il tasso di inflazione in aumento
A seguito dell’arrivo della variante Omicron, Morningstar ha ridotto la previsione di crescita del Pil Usa per il 2022 al 3,9% dal 4% stimato a novembre.
Dopo il primo meeting del 2021 la Banca centrale Usa, intanto, ha lasciato i tassi invariati. Il costo del denaro negli Stati Uniti per ora, quindi, resta fermo fra lo 0% e lo 0,25%. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha però detto che prevede un aumento dei tassi alla riunione di marzo, se le attuali condizioni resteranno invariate.
Per quanto riguarda l’inflazione, l’ultimo dato reso noto dal Labor Department dice che il Cpi (Consumer price index) nel 2021 è cresciuto del 7%, il massimo progresso annuale dal 1982. Le previsioni di Morningstar sono per un rallentamento a partire da metà 2022 per arrivare a una media del 3,6% l'anno prossimo.
“Inoltre, il sentiment del mercato è diventato negativo nei confronti dei titoli growth, soprattutto dopo che Netflix è crollata di oltre il 20% il giorno successivo aver comunicato gli utili”, dice Sekera.
Hi-tech sotto la lente
Secondo lo strategist, gli investitori dovrebbero seguire i titoli delle società di alta qualità che hanno un Morningstar Economic Moat Rating pari ad Ampio o quelli con vantaggi competitivi che possono mantenere a lungo. “Inoltre, attualmente ci stiamo concentrando su quelle aziende che hanno un forte potere di determinazione dei prezzi e sono in grado di trasferire i costi ai clienti finali”, dice Sekera. “In questo contesto di mercato, preferiamo le società con flussi di cassa stabili e una buona visibilità a breve termine degli utili per quest'anno, che hanno ancora buone prospettive di crescita a lungo termine e grandi mercati in cui espandersi”.
Alcune della aziende hi-tech sottovalutate che presentano queste caratteristiche sono elencate nella tabella sotto.
Società sottovalutate
“Vediamo anche valore nei titoli tecnologici che sanno sfruttare la normalizzazione economica negli Stati Uniti”, dice Sekera.
Nella tabella sotto sono riportate alcune società che potranno crescere quando il comportamento dei consumatori tornerà alle abitudini di prima della pandemia.
I titoli che sfrutteranno la normalizzazione
L’analisi Morningstar sui tecnologici Usa è l’occasione per andare a guardare i titoli cosiddetti disruptive che avevano raggiunto valutazioni troppo alte.
“Molti di queste azioni erano significativamente sopravvalutate un anno fa e avevano rating di 1 o 2 stelle”, dice Sekera. “Dopo essere scese di oltre il 50%, alcune di loro ora hanno quotazioni più interessanti”.
Nella tabella in basso sono elencati alcuni titoli disruptive con quotazioni interessanti.
I titoli disruptive
Fra i titoli da evitare lo strategist indica quei tecnologici che incorporano nei prezzi una crescita forte ma troppo lontana nel futuro. “Anche dopo questo sell-off, ce ne sono alcuni molto sopravvalutati”, dice Sekera (vedi tabella sotto)
I titoli da evitare
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