Con la discesa del mercato azionario Usa registrata da inizio anno, potrebbe essere arrivato il momento di andare a cercare i titoli delle aziende di alta qualità che ora hanno valutazioni interessanti.
L’indice Morningstar US Market da inizio anno (fino al 7 febbraio e in euro) ha perso il 7,19% (-6,6% in dollari). Nel 2021 ha guadagnato il 34,8%. Da inizio gennaio il paniere Global Markets ha perso il 5,6% (+26,7% l’anno scorso).
Indici Morningstar US e Global Markets a confronto
Dati in euro
Fonte: Morningstar Direct
“Continuiamo a pensare che la categoria value abbia prezzi interessanti”, spiega Dave Sekera, Chief US market strategist di Morningstar. “Tuttavia, i crolli visti tra i titoli growth hanno spinto il segmento in zona di sottovalutazione. Anche il settore tecnologico, che era uno dei più sopravvalutati all'inizio dell'anno, ora è disseminato di opportunità”.
Le valutazioni del mercato Usa
“Guardando al futuro, prevediamo che la volatilità rimarrà più alta del solito”, dice Sekera. “All'inizio di gennaio, ritenevamo che i mercati fossero sopravvalutati e avrebbero dovuto fare i conti con alcuni elementi contrari”.
Fra questi, tre in particolare:
-Il rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti.
-L’inasprimento della politica monetaria da parte della Fed.
Growth e value costano meno
In questo quadro, titoli di growth sono stati colpiti duramente e sono scesi velocemente in poche settimane, portando il rapporto price/fair value a 0,92 (a fine gennaio). Ma non sono l’unico comparto dove guardare.
“All'inizio dell'anno, abbiamo notato che le migliori opportunità per gli investitori erano nella categoria value, con un rapporto prezzo\fair value di 0,96”. Dice Sekera. “Considerando che continuiamo a prevedere una crescita del Pil reale degli Stati Uniti relativamente robusta (+3,9% quest'anno, che diventerà +3,5% nel 2023), riteniamo che i titoli value godano ancora di forti venti favorevoli”.
Guardando alle capitalizzazioni, secondo le analisi di Morningstar, con un rapporto prezzo fair value di 0,87, le azioni small cap sono le più sottovalutate, mentre le large e mid cap sono correttamente valutate. “Sebbene i titoli a bassa capitalizzazione abbiano finora sottoperformato, sulla base della loro interessante valutazione e delle nostre prospettive per una solida crescita economica, continuiamo a pensare che registreranno buone performance nel lungo termine”, dice lo strategist.
Alla luce di questa situazione, secondo Sekera ci sono occasioni per mettere in portafoglio azioni di buona qualità. “Vediamo che ora c'è una rara opportunità di acquistare titoli large cap e growth di società con Economic moat pari ad Ampio (Wide)”, spiega. “Tra le small cap notiamo che hanno valutazioni interessanti sia i titoli con Economic moat Ampio, che Narrow”.
Le valutazioni in base all’Economic moat
A livello settoriale, le telecom sono sottovalutate, mentre l’enegy ha valutazioni corrette. “Dopo essere stati particolarmente colpiti nel mese di gennaio, i beni di consumo ciclici sono a sconto”, dice Sekera. “Fra i settori più cari ci sono il real estate, i beni di consumo difensivi e le utility. Gli altri segmenti scambiano vicino al fair value”.
Le valutazioni per settore
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.