Ormai è chiaro a tutti che le strategie ESG non siano più una nicchia, ma che anzi siano diventate assolutamente mainstream tra gli investitori, questo anche grazie a una regolamentazione sempre più attenta (SFDR). Possiamo dire la stessa cosa degli investimenti a impatto?
Concretamente, quali sono le modalità più adatte all’investimento a impatto? Si parla di private equity, private debt, ce ne sono altre?
A livello geografico, un investimento a impatto è per forza un investimento in paesi emergenti?
Per chiudere, la COP26 è stata sostanzialmente un mezzo fallimento. Che idea hanno gli investitori specializzati in sostenibilità di queste conferenze? Si aspettano una spinta particolare da questi incontri multilaterali, oppure non pongono grandi speranze e il loro lavoro viaggia su binari diversi?
Ne abbiamo parlato con Maria Teresa Zappia, Vice CEO e responsabile politiche d’impatto di BlueOrchard, gruppo Schroders.
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