Le prospettive per l’Italia

Il Pil quest’anno non crescerà come nel 2021 e bisognerà fare attenzione agli effetti dell’inflazione, spiega Carlo Capuano, Vice president di DBRS Morningstar. Nel medio termine molto dipenderà anche da come sarà gestito il Pnrr. E potrebbero esserci alcuni ritardi.

Marco Caprotti 21/02/2022 | 09:54
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immagine italia

Buone prospettive per il paese, legate soprattutto all’attuazione del Pnrr, e alcuni rischi che potrebbero frenare la crescita da monitorare attentamente.

E’ questo, in estrema sintesi, il quadro dipinto da Carlo Capuano Vice President della agenzia di rating creditizio DBRS Morningstar.

“Per quanto riguarda il Pil, le indicazioni che arrivano dai maggiori previsori parlano di un +4% per il 2022 e il dato ci trova concordi”, spiega. “Il risultato sarà inferiore rispetto a quello del 2021 (+6,5%, secondo l’Istat). Il primo trimestre sarà debole. Nel secondo, invece, bisognerà monitorare bene l’inflazione per capire quale impatto potrebbe avere sul potere d’acquisto dei consumatori. Un occhio dovrà essere dato anche alle questioni geopolitiche”.

Un aspetto da tenere in considerazione, parlando di crescita economica è il costo dell’energia che rischia di avere un impatto sugli investimenti che potranno fare le aziende se dovessero essere costrette a comprimere i margini.

Più stabilità
Sul fronte politico, la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale sembra aver dato qualche rassicurazione, soprattutto considerando che Mario Draghi è rimasto Presidente del consiglio e potrà portare avanti le riforme richieste dal Pnrr.

La Commissione europea ad agosto 2021 ha fornito all’Italia 24,9 miliardi di euro (il 13% dei 191,5 miliardi previsti dal Recovery plan o Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr) come prefinanziamento e il governo riceverà probabilmente ulteriori 24,1 miliardi di euro nei prossimi mesi alla luce delle misure realizzate nel 2021. “I progressi che si faranno con gli obiettivi del 2022 sono un presupposto per ottenere 46 miliardi di euro, la più grande quota annuale di risorse”, dice Capuano.  

Calendario dell’erogazione dei fondi per il Pnrr italiano (in miliardi di euro)
Calendario-Pnrr

Rallentamenti in vista?
La strada, tuttavia, potrebbe essere meno agevole di quello che si pensa. “E possibile che il processo delle riforme subisca qualche rallentamento”, dice il Vice president di DBRS Morningstar. Con l’avvicinarsi delle elezioni del 2023 è possibile che alcuni partiti che sostengono la maggioranza inizino a prendere le distanze dal premier per motivi elettorali.

Questo pregiudicherebbe in una certa misura il processo legislativo per l’attuazione delle riforme richieste per il piano, “ma esiste una certa familiarità con l’instabilità politica della Penisola” dice Capuano. “In generale, alcuni ritardi nelle riforme sembrano inevitabili, poiché le cose raramente funzionano come un orologio, ma lo slancio delle riforme è importante. Sostenere il progresso con le riforme e provvedere a un’attuazione che porti a un maggiore potenziale di crescita potrebbe incidere positivamente sulla sostenibilità del debito e a sua volta, sul merito di credito dell'Italia, attualmente BBB (alto), Stabile”.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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