David Harrell: Stiamo sicuramente osservando un'inflazione più alta in questo periodo e continuiamo a vedere i titoli dei giornali che annunciano che la Fed aumenterà i tassi di interesse a breve termine. In che modo questo potrebbe influenzare la prospettiva delle azioni che pagano dividendo?
Dave Sekera: La prima parte della risposta alla tua domanda è: sì, stiamo sicuramente vedendo l'inflazione salire in maniera forte negli ultimi due mesi. E infatti, secondo il nostro team di economisti l'inflazione continuerà a salire ancora per qualche mese prima di iniziare a stabilizzarsi. Ma se guardiamo al tasso di inflazione medio per l'intero anno quest'anno, vediamo che esso si attesta al 3,6%. Detto questo, continuerà a stabilizzarsi nella seconda metà dell’anno fino al 2023, poi ci aspettiamo che scenda fino all'1,4% prima di tornare a una sorta di normalizzazione di lungo periodo attorno al 2,2%, 2,3 %.
Quindi, sì, la Fed aumenterà sicuramente i tassi quest'anno. Il mercato sta sicuramente scontando tre rialzi dei tassi. Dobbiamo comunque ricordarci il fatto che veniamo da una politica dei tassi di interesse allo 0%. Quindi, anche con quei tre rialzi quest'anno, arriveremmo a un tasso tra lo 0,75% e l’1,00%. Se guardiamo un grafico storico a lungo termine ci accorgiamo che l'unica volta che abbiamo sperimentato un valore così basso è sato durante la crisi finanziaria globale. Quindi, dal mio punto di vista, non mi aspetto che gli aumenti dei tassi a breve termine influiranno davvero sui titoli che pagano dividendi.
Il video è un estratto di un’intervista a Dave Sekera, Chief U.S Market Strategist di Morningstar.
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