BNY Mellon ha di recente pubblicato quello che probabilmente è uno degli studi più completi tra quelli che esaminano le attitudini e i comportamenti d’investimento delle donne. L’analisi è infatti focalizzata sulle barriere che in qualche modo prevengono un livello più alto di partecipazione femminile al mondo degli investimenti. La ricerca ha coinvolto 8.000 persone in 16 mercati, oltre a 100 asset manager. Quali sono le principali conclusioni dello studio?
Un aspetto importante riguarda le strategie ESG. Secondo l’analisi, le donne sarebbero più propense e più interessate, rispetto agli uomini, a conseguire un impatto sociale o ambientale, oltre a quello finanziario. Cosa c’è dietro a questo dato?
C’è poi la questione riguardante il lato dell’offerta, cioè come il settore del risparmio gestito si rivolge alle investitrici, o piuttosto come non si rivolga affatto a loro. Dovrebbero esserci delle offerte d’investimento o delle campagne di marketing più mirate?
Infine, che ruolo possono giocare i consulenti finanziari in questa partita?
Ne abbiamo parlato con Stefania Paolo, responsabile per l’Italia di BNY Mellon Investment Management.
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