3 titoli per investire nel settore minerario

Glencore, dicono gli analisti di Morningstar, può contare su una buona diversificazione della produzione e dell’attività. New Hope e Whitehaven sono leader nel thermal coal.

Marco Caprotti 29/03/2022 | 13:17
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minerari

Dopo la fusione del 2013 con la società mineraria Xsatra , Glencore (Rating 3 stelle. Fair value: 490 pence. Report aggiornato al 10 marzo 2022) è diventato uno dei più grandi produttori e trader di materie prime del mondo, attivo nei mercati dei metalli e minerali, dei prodotti energetici e di quelli agricoli. L'azienda fornisce anche servizi di approvvigionamento, logistica, trasporto, stoccaggio e finanziamenti ai produttori di materie prime e ai consumatori in tutto il mondo.

“Circa l'80% dell’utile lordo (EBIT) di Glencore previsto nel periodo 2021-2025 deriva dall’attività di estrazione mineraria, mentre il resto arriva dai servizi”, spiega Mathew Hodge, Director della ricerca Morningstar. “L'EBIT dell’attività di estrazione è ben diversificato ed è distribuito fra rame (circa 35%), carbone (35%) e zinco (20%), con contributi minori da nichel, leghe di ferro e petrolio”.

New Hope Corporation (Rating 3 stelle. Fair value: 3 dollari australiani. Report aggiornato al 22 marzo 2022) è una società mineraria australiana specializzata nel thermal coal.

“Per il momento non cambiano le nostre stime sul fair value della società nonostante la guerra in Ucraina e l’aumento dei prezzi del thermal coal”, spiega Hodge. “I mercati sono stati altamente volatili a causa della situazione incerta, anche da punto di vista economico. Se la situazione dovesse persistere e i prezzi della materia prima dovessero continuare a correre non escludiamo una revisione della stima. Se, ad esempio, il prezzo della commodity superasse i 400 dollari per tonnellata metro nel 2023 (in questi giorni è intorno a 300 dollari), allora il fair value potrebbe alzarsi a 5,9 dollari australiani”.

Whitehaven Coal (Rating 3 stelle. Fair value: 3,9 dollari australiani) è una società mineraria specializzata nell’estrazione del therma coal. “Questo segmento rappresenta circa l’80% delle revenue della società. Se come nel caso di New Hope, il prezzo di questo materiale dovesse essere sopra i 400 dollari nel 2023, l’analista non esclude di portare il fair value a 7,5 dollari australiani. “Non riteniamo, tuttavia, che questo tipo di valutazione della commodity sia sostenibile nel lungo periodo”, spiega.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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