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Aziende tecnologiche sotto pressione nel 2022

L'Unione europea sta cercando di inasprire le regole su come operano le  big tech. Ecco cosa ne pensano gli analisti di Morningstar.

James Gard 30/03/2022 | 12:14
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dollari

Abbiamo esaminato in un precedente articolo cosa significherà il Digital Markets Act (DMA) per le aziende tecnologiche, i loro utenti e gli investitori.

Diamo un'occhiata da vicino alle società coinvolte e al punto di vista degli analisti di Morningstar.

L’opinione di Morningstar
Ali Mogharabi, analista azionario di Morningstar, ha commentato le proposte contenute nel DMA. Le questioni aperte sono cinque.

Dati
Per Mogharabi, il DMA è un'estensione del Regolamento generale sulla protezione dei dati (SFDR) introdotto dall'Ue nel 2016. Le piattaforme perderanno probabilmente alcuni clienti a causa del DMA, ma ne guadagneranno altri. “Le big-tech come Alphabet (Google) e Meta (Facebook e Instagram) non potranno più integrare o riutilizzare i dati generati dagli utenti dei loro diversi prodotti e applicarli ad altre funzionalità”, dice l’analista. “Ma credo che l’effetto network (uno degli elementi che crea un vantaggio competitivo o economic moat) derivante dalle loro attività principali aiuterà a mantenere e far crescere la clientela, compensando parzialmente l'impatto negativo della mancanza di integrazione dei dati”.

Classificazione dei prodotti
L'Ue chiede alle piattaforme di non classificare i propri prodotti al di sopra di quelli dei rivali. Secondo Mogharabi, questo non dovrebbe avere un grande impatto “dato il continuo elevato utilizzo dei prodotti e la preferenza mostrata dagli utenti nel tempo”.

Preinstallazione delle app
Questo è un altro pilastro fondamentale del DMA e ha una lunga storia alle spalle. La Commissione europea nel 2018 ha inflitto a Google una multa di 5 miliardi di dollari per aver preinstallato le proprie app sui telefonini Android. Il colosso dei motori di ricerca ha fatto appello e una decisione è prevista per l’autunno, prima dell'entrata in vigore del DMA.

“Anche se non sono sicuro di quale sarà la decisione dell'Ue, tutte le aziende interessate dalla DMA potrebbero averne delle conseguenze”, dice l’analista. “Possiamo però immaginare che negli ultimi quattro anni, Google si sia preparata e abbia considerato che la decisione potrebbe non esserle favorevole. Allo stesso tempo, l'effetto network e l'utilizzo delle app di Google sono cresciuti. E questo potrebbe ridurre l'impatto a lungo termine di una possibile decisione sfavorevole dell'Ue”.

Pagamenti
"Il recente accordo di Google con Spotify (il motore di ricerca ha dato il via a un progetto pilota in cui consente a un piccolo numero di sviluppatori di offrire un sistema di pagamento alternativo ai suoi. Spotify è la prima a partecipare, Ndt) indica che l'azienda si sta preparando alla decisione dell’Ue. Inoltre, questo potrebbe aiutare Google nelle sue battaglie antitrust negli Usa”.

Digital Service Act
L’Ue, insiema al DMA sta lavorando sul Digital Service Act (il regolamento per contrastare la vendita di servizi illegali, Ndt). "Secondo me non è necessario questo atto”, dice l’analista “Facebook/Instagram, Twitter e YouTube stanno continuando a migliorare e a ripulire i loro contenuti”.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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James Gard  Editor di Morningstar

 

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