A marzo il segmento growth ha recuperato parzialmente le perdite subite negli ultimi mesi riuscendo anche a sovraperformare quello value. Se guardiamo alle azioni growth nel loro complesso (large growth, mid growth e small growth), il rendimento medio è stato del 2,5% (in euro), rispetto allo 0,4% registrato da quelle orientate al valore.
Tuttavia, il bilancio del primo trimestre è ancora a favore dello stile value che guida a +0,9% contro il -10,3% registrato dallo stile growth.
Figura 1: Value vs Growth
Se invece guardiamo solo alle società a larga capitalizzazione, notiamo come i titoli large growth abbiano guadagnato a marzo il 2,3%, mentre le azioni large value si sono fermate a +1%.
Questa differenza di rendimento può essere spiegata nelle diverse performance a livello settoriale. Il comparto energia è stato quello che è cresciuto di più non solo nel mese di marzo (+8,5%), ma anche complessivamente nel corso del primo trimestre (+21,2%).
Figura 2: Il Barometro del mercato europeo
A marzo si è registrata anche l’ottima performance del settore salute (+6%). Il comparto healthcare è difficile da classificare in termini di stile di investimento, dato che il 40% della sua capitalizzazione di mercato fa riferimento al segmento large blend e un altro 40% a quello large growth, e questo contribuisce a spiegare la sovraperformance del segmento large growth rispetto a quello large value. Novo Nordisk e AstraZeneca PLC (entrambe large growth), infatti, sono due titoli tra i più importanti in termini di market cap all’interno del settore e lo scorso mese hanno guadagnato rispettivamente il 10,5% e il 10,8%. Tuttavia, ci sono anche azioni value, come Bayer, che nello stesso periodo ha guadagnato il 20,6%.
Il settore peggiore a marzo è stato quello consumer cyclical, in calo del 4,8%. A spingere al ribasso la performance del comparto sono state le perdite realizzate dalle case automobilistiche tedesche, con Volkswagen AG, Mercedes-Benz Group AG e BMW che hanno perso il 10% circa, e dalla spagnola Inditex, che ha ceduto il 16,2%.
Figura 3: Le performance dei settori
Se guardiamo alle valutazioni di mercato, stupisce che il segmento large growth sia scambiato a prezzi così elevati (rapporto Prezzo/Fair Value di 1,10), quando il Morningstar Europe NR Eur ha perso l'8% nel primo trimestre. Ciò è in parte spiegato dal fatto che le grandi società del lusso sono valutate ancora molto generosamente: LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE è scambiata con un P/FV di 1,3 (sopravvalutata del 30%), L'Oreal con un P/FV di 1,5 e Hermes International SA con un P/FV di 2,1, e sono tra le prime 10 per capitalizzazione di mercato tra quelle del segmento large growth.
Il calo delle Borse nel primo trimestre ha comunque indebolito alcuni settori come il finanziario e le telecom che ora sono scambiati rispettivamente con un P/FV di 0,85 e 0,80.
Figura 4: Le valutazioni di mercato
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