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Fondi ed ETF smart beta, cosa sono e perché inserirli in portafoglio

La decisione di approcciare una strategia di questo tipo dipende dal grado di fiducia che l’investitore ha nella performance di un particolare fattore.

Ian Tam, CFA 07/04/2022 | 11:28
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smart beta

Sebbene non siano alla ribalta delle cronache finanziarie, come avviene invece per gli investimenti ESG, le criptovalute e i fondi tematici, anche i fondi smart beta (o strategic beta) hanno avuto il loro picco di notorietà negli ultimi anni. Ma di cosa si tratta? 

Cosa sono i fondi strategic beta?
In breve, i fondi e gli ETF smart beta sono quelli che utilizzano un approccio ibrido all'investimento. Questi prodotti si trovano a metà strada tra i fondi azionari attivi e quelli passivi in quanto adottano un approccio che offre un'esposizione a fattori attivi, come valore, crescita, qualità, momentum, volatilità e dividendi, ma con un costo inferiore rispetto alle gestioni attive. E questo rappresenta un vantaggio per gli investitori che ritengono che possa essere redditizio avere una certa esposizione a un determinato fattore.

Inoltre, questi fondi dimostrano di essere fedeli al loro approccio di investimento. Un comparto strategic beta incentrato sul valore, ad esempio, non sembrerà mai un fondo growth. Tuttavia, il rovescio della medaglia è che non sempre la coerenza nell’esposizione a un determinato fattore gioca a favore dell'investitore. É molto difficile, infatti, prevedere quando uno specifico fattore sarà premiato dal mercato. In questo senso i fondi smat beta low volatility possono rappresentare un ottimo esempio: queste strategie forniscono una protezione in un contesto di mercati ribassisti, ma non riescono a catturare i guadagni durante le fasi di rialzo. 

I pro
• Offrono un'esposizione di tipo attivo a un fattore specifico come valore, crescita, momentum, dividendi, volatilità.
• Hanno costi inferiori rispetto alle strategie attive.
• Garantiscono un’esposizione costante nel tempo a un fattore indipendentemente dalle condizioni del mercato.

I contro
• Le strategie smart beta continuano a investire allo stesso modo senza adottare correttivi in base alle performance recenti.
• Sono più costosi dei prodotti indicizzati passivi puri. 

Che cos'è il "Beta?
Le origini del Beta sono da ricercare in un concetto finanziario fondamentale noto come Capital Asset pricing Model (CAPM). Questo modello spiega come il rendimento di un titolo possa essere attribuito al movimento di un dato fattore (ad esempio il rendimento del mercato) moltiplicato per una misura di sensibilità, nota come Beta.

Quando si parla di Beta in maniera generica si fa riferimento di solito all’andamento storico del titolo rispetto a un indice azionario. Un titolo con un beta di 0,9, ad esempio, si è storicamente spostato di 90 centesimi per ogni dollaro di incremento da parte dell'indice. Al contrario, per ogni dollaro perso, il titolo è sceso di 90 centesimi. Un titolo con un beta di 1 si è storicamente mosso in linea con il mercato.

Le versioni successive del CAPM fanno riferimento all'idea che il rendimento di un'azione sia riconducibile alla sua sensibilità a diversi fattori distinti come valore/crescita, momentum, qualità, volatilità, ecc. Quindi, il termine "smart beta" o "strategic beta" si riferisce a una intenzionale esposizione a un fattore specifico. 

Ne hai bisogno?
Anche gli stili di investimento seguono delle tendenze. Negli ultimi dieci anni, ad esempio, sembra che il mercato statunitense abbia favorito gli investitori growth, che hanno beneficiato dei grossi guadagni realizzati dai giganti del settore tecnologia come Facebook/Meta, Amazon, Apple e Google. Questa tendenza, però, si sta invertendo (vedi Figura 1).

Figura 1
value vs growth

 

Detto questo, è molto difficile determinare se un particolare fattore godrà del favore del mercato nei prossimi 10 anni. La scelta di utilizzare una strategia smart beta dipende da quanta fiducia hai nel rendimento futuro di determinato fattore. In altre parole, stai scommettendo su uno stile. Se non è questo il vostro caso, il posizionamento su un ETF che replica un indice azionario ampio come, ad esempio, l’S&P 500 può essere ancora considerata una scelta ragionevole.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Ian Tam, CFA  è Direttore dell'Investment Research in Canada.

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