Aprile è stato un mese in cui le azioni europee del segmento growth hanno continuato a sottoperformare quelle value. Complessivamente (considerando i titoli a larga, a media e a piccola capitalizzazione di mercato) le società con una forte propensione alla crescita degli utili hanno perso il 3% (in euro) lo scorso mese, mentre quelle orientate al valore sono riuscite a limitare i danni attestandosi attorno alla parità (+0,3%).
Concentrandosi sulle aziende a grande capitalizzazione, la Figura 1 mostra come le azioni growth abbiano perso il 2,7% il mese scorso contro un guadagno dello 0,3% di quelle large value.
Figura 1: Value vs Growth
Tra queste ultime spiccano quelle del comparto petrolifero come Shell PLC, BP PLC e Repsol, che hanno registrato guadagni rispettivamente del 3,6%, 4,9% e 19,8%. Il settore energetico, infatti, è stato uno dei più performanti con un guadagno medio del 3,1%.
Il rendimento più alto, però, è stata registrato dall’industria dei consumi difensivi, che ha guadagnato il 4% grazie a società come Nestlé SA, Unilever PLC e Danone SA che sono cresciute rispettivamente del 6,3%, 8,3% e 15,2%.
Figura 2: Il Barometro del mercato europeo
Nel segmento growth hanno avuto un forte impatto negativo le perdite delle grandi aziende del settore del lusso: LVMH Moet Hennessy Louis Vuitton SE e Hermes International SA, ad esempio, hanno ceduto rispettivamente il 3,5% e il 7,7%. Tuttavia, il titolo che ha pesato maggiormente sul brutto risultato del segmento growth è stato ASML Holding NV, che ha perso il 10,2%. Il settore tecnologia, infatti, è stato il peggiore ad aprile registrando un calo del 6,8%.
Figuara 3: I rendimenti dei settori
Il negativo andamento dei listini dell’ultimo mese ha reso più interessanti le valutazioni di molti settori e segmenti di mercato. Ad esempio, i titoli finanziari e delle telecomunicazioni vengono scambiati ora con uno sconto rispettivamente del 22% e del 19%. E anche i tecnologici sono valutati a un rapporto Prezzo/Fair value (P/FV) di 0,83. Solo due settori vengono scambiati con un leggero premio: healthcare (P/FV di 1,01) e beni di consumo difensivi (P/FV di 1,04).
Figura 4: Le valutazioni di mercato
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