Le dichiarazioni di Elon Musk spaventano il mercato. Le azioni di Twitter (TWTR) perdono in apertura circa il 10% in scia alle affermazioni di un possibile stop all’acquisto del social network a causa dei crescenti dubbi sulla quantità di spammer sul social network. Anche se in un secondo momento ha confermato l’impegno nell'acquisizione.
Tuttavia, il potenziale ritiro non è una sorpresa per tutti. Nel corso della saga dell’acquisizione più importante del 2022, le azioni di Twitter non si sono mai avvicinate alla quotazione di Elon Musk pari a 54,20 dollari raggiungendo a fine aprile il valore massimo pari a uno sconto del 5% sul prezzo di offerta. Alla chiusura di giovedì scorso, invece, il tasso di sconto sconto era già salito al 20%. Al contrario, secondo i dati di Pitchbook, deal analoghi a questo realizzati dal 2005 ad oggi avevano fatto salire il prezzo delle azioni su quotazioni del 2-4% superiori al prezzo di offerta.
Figura 1: L'andamento del prezzo del titolo Twitter
Nel frattempo, sono aumentate le voci di chi sostiene che Elon Musk stia pagando troppo per Twitter.
Musk comprerà Twitter?
Tra gli scettici c’è anche la Hindenburg Research, che lunedì scorso ha descritto il livello dell'offerta come troppo alto. Rivelando di avere una posizione corta sul titolo, Hindenburg ha paventato anche un alto rischio che Musk rivaluti l'intero affare per una cifra molto più basso. Il suo fondatore, Nate Anderson, non ha potuto trattenere la sua gioia per le notizie di venerdì:
Le critiche di Anderson ai piani di Musk si basavano su trimestrali deboli e sull’ammissione che il numero degli utenti del social network era stato sopravvalutato. "Come indicato da Musk, la piattaforma è invasa da spam e account falsi che probabilmente gonfiano le sue metriche", ha scritto Hindenburg quattro giorni prima che Musk dichiarasse di mettere in stand-by l’acquisizione.
Qual è l'outlook per il prezzo delle azioni di Twitter?
Nate Anderson si aspetta una forte discesa del prezzo delle azioni Twitter nel caso in cui Musk rinunci al deal e ipotizza un possibile crollo del 50% del titolo.
Secondo Dave Sekera, Chief U.S. Market Strategist di Morningstar, il deal di Musk non è saltato, ma la strada da percorrere è segnata da una forte incertezza. Il trading sulla probabilità di un esito positivo è pieno di rischi al ribasso e il potenziale rialzo, in caso di esito positivo, sarà limitato a pochi punti percentuali. “Ci sono buone ragioni per cui è meglio lasciare questa strategia ai professionisti”, scrive Sekera nella sua nota del 6 maggio scorso.
Non tutti perdono
Ad ogni modo, potrebbe esserci un vincitore dalla frenata dell’operazione di acquisizione di Twitter. Gli analisti hanno messo in guardia sugli eccessivi investimenti di Musk: dalla rivoluzione del settore dell'auto alla colonia su Marte, dai cyborg ai social network. Per questo motivo Tesla (TSLA), che ha perso il 36% da quando Musk ha rivelato la sua partecipazione in Twitter, è stato tra i titoli con le migliori performance nella fase di pre-market e ora segna un rialzo di poco inferiore al 6%.
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