Clariant
Clariant ha completato la trasformazione del suo portafoglio di attività diventando un’azienda chimica specializzata con un business più diversificato e maggiormente in grado di resistere alle fluttuazioni della domanda. Ora il suo fatturato deriva per il 40% dai consumatori al dettaglio e per il 37% dalle industrie, con una esposizione del 40% all’Europa e del 30% al mercato asiatico (di cui il 10% alla Cina)
Secondo gli analisti di Morningstar, Clariant è ben posizionata per beneficiare della crescente domanda di prodotti nel segmento della cura della persona e della casa, mentre i catalizzatori (sostanze capaci di favorire una reazione chimica) e la tecnologia dell'etanolo di seconda generazione dovrebbero garantire buoni tassi di crescita nei prossimi anni.
“Il management ha fissato per il 2025 un obiettivo di crescita annua tra il 4% e il 6% e un margine EBITDA target tra il 19% e il 21% e prevede di raggiungerli attraverso gli investimenti in innovazione, una maggiore esposizione al mercato cinese e un taglio dei costi per circa 60 milioni di franchi. Le nostre previsioni sono sostanzialmente in linea con le guidance della società e da esse deriva una stima del fair value di 22 franchi svizzeri”, dice Rob Hales analista azionario di Morningstar. Il titolo ha ceduto poco più del 2% da inizio anno (in euro al 31 maggio 2022) e ora è scambiato a un tasso di sconto del 20% (report aggiornato al 25 maggio 2022).
Stellantis
L'integrazione tra Peugeot e FCA promette di migliorare le economie di scala e di aumentare le sinergie tra le due aziende. Il management prevede che l'80% dei circa 5 miliardi di euro di risparmi in termini di costi sarà raggiunto entro il quarto anno dalla fusione, ma Stellantis è molto in anticipo sulla tabella di marcia, con 3,2 miliardi di euro raggiunti già dopo il primo anno. “La scarsa disponibilità di veicoli leggeri a livello globale a causa dell’interruzione delle forniture, in particolare quella dei microchip, hanno permesso all’azienda di spostare i propri investimenti sui modelli a maggiore valore aggiunto e dunque di migliorare i margini di profitto nel breve periodo. Mentre l'espansione globale dei marchi premium come Alfa Romeo, DS, Jeep e Maserati avrà l’effetto di aumentare i ricavi medi per unità venduta e quindi di alzare la redditività del gruppo”, dice Richard Hilgert, analista azionario di Morningstar. Le azioni Stellantis hanno ceduto oltre il 10% (in euro al 31 maggio 2022), sottoperformando il mercato italiano, e ora sono scambiate a un tasso di sconto del 60% rispetto al fair value di 33 euro (report aggiornato al 5 maggio 2022).
Safran
Safran è leader nella produzione di aeromobili a fusoliera stretta ed è ben posizionata per beneficiare delle prospettive di crescita di lungo termine nel settore aerospaziale.
Secondo gli analisti di Morningstar, Safran è un'azienda di alta qualità e ben gestita in un settore con elevate barriere all'ingresso. “L’industria aerospaziale e quella della difesa tendono ad evolversi molto lentamente. La loro struttura non è cambiata in modo significativo nel decennio passato e crediamo che ci siano poche ragioni perché possa farlo in futuro. Inoltre, Safran continua ad investire in Ricerca & Sviluppo e nelle tecnologie di nuova generazione che dovrebbero garantirle di mantenere salda la propria posizione di vantaggio rispetto ai competitor”, dice Joachim Kotze, analista azionario di Morningstar.
“Le interruzioni nella supply chain, peggiorate a causa della guerra in Ucraina, potrebbero potenzialmente gravare sulla capacità del settore e del gruppo di fornire nuovi prodotti nel breve e medio termine, ma questo non cambia le nostre prospettive positive di lungo periodo. Nei prossimi cinque anni ipotizziamo un progresso medio dei ricavi del 15%, sostenuto anche dal crescente contributo del business dei servizi”.
Il titolo ha ceduto circa l’8% da inizio anno (in euro al 31 maggio 2022) e ora è scambiato a un tasso di sconto di circa il 35% rispetto al fair value di 150 euro (report aggiornato al 29 aprile 2022).
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