Non c'è niente di piacevole nell'attuale volatilità dei mercati finanziari. In tempo di guerra, inflazione elevata e possibilità incombente di una recessione, anche gli investitori più razionali possono avere difficoltà a rimanere sulla buona strada.
Uno dei consigli che circolano sui social media (e tra alcuni dei miei familiari e amici) è quello di uscire dal mercato. Durante i periodi di maggiore volatilità, è naturale voler seguire la folla. Questo è un fenomeno comune noto come “effetto gregge”.
Secondo Investopedia, "l'istinto del gregge è un comportamento in cui le persone si uniscono a gruppi e seguono le azioni degli altri. Si verifica in finanza quando gli investitori seguono la folla invece di utilizzare le proprie capacità di analisi. Può creare bolle o crolli di mercato tramite acquisti e vendite dettate dall’euforia o dal panico”.
La bolla delle dotcom della fine degli anni '90 e dell'inizio degli anni 2000, il crollo del mercato indotto dal Covid-19 nel marzo 2020, o le recenti turbolenze delle criptovalute sono ottimi esempi dell’effetto gregge.
Perché gli investitori seguono la folla
Secondo i ricercatori del team Morningstar di scienze comportamentali, questo comportamento è determinato da quattro fattori-chiave.
1) Gli investitori sono più inclini a seguire il gregge quando devono prendere decisioni difficili. “Nella vita di tutti i giorni, quando non siamo sicuri di qualcosa, di solito ci pare una buona idea seguire la folla. Questo è un esempio del nostro ‘Sistema 1’ in azione, in cui le nostre menti trovano il modo di prendere una scorciatoia invece di risolvere un problema complesso. Quindi, se gli investitori non sono sicuri della loro esperienza in materia di investimenti, il loro cervello potrebbero scegliere automaticamente di seguire la massa. E sfortunatamente, quando si tratta di finanza, la folla di solito va nella direzione sbagliata”, spiegano i ricercatori di Morningstar, Samantha Lamas e Steve Wendel.
2) L’effetto gregge è particolarmente diffuso durante i periodi di incertezza. Oggi stiamo vivendo una fase di grandi cambiamenti. È difficile dire quale sarà l'impatto di una guerra di lunga durata in Ucraina sulle nostre vite e finanze. Inoltre, i 30 anni precedenti (1991–2020) sono stati generalmente caratterizzati da tassi di interesse in calo e da un’inflazione bassa, che hanno creato un ambiente favorevole sia per le azioni che per le obbligazioni. Ma entrambi i fenomeni stanno ora invertendo la rotta.
3) Andare contro la folla è emotivamente estenuante e può mettere a disagio. Il nostro istinto ci dice di adattarci e di non rimanere indietro rispetto alla massa.
4) Non seguire la folla ci obbliga a coinvolgere il lato più razionale della nostra mente e fare scelte più razionali. Sfortunatamente, ciò richiede attenzione e, in questo momento, la nostra attenzione si sta già destreggiando tra molteplici preoccupazioni come l'aumento dei prezzi dell'energia e dei prodotti alimentari e i colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento.
Cosa possono fare gli investitori
Evitare il panico in tempi turbolenti, può aiutare gli investitori a rimanere in linea con i loro piani finanziari.
Come ha affermato il Premio Nobel, Richard H. Thaler ai Morningstar Awards 2022 for Investing Excellence in Italia lo scorso 19 maggio, “la maggior parte degli investitori individuali fa meglio ad avere delle regole. E il motivo è che i loro istinti sono tutti sbagliati. Comprano alto, vendono basso”. Una ‘spinta gentile’ (nudge) può incoraggiarci a coinvolgere il lato razionale del nostro cervello. Può ricordarci che gli investitori che hanno mantenuto la rotta durante la crisi finanziaria globale nel 2008 si sono ripresi e hanno registrato rendimenti positivi nel giro di pochi anni.
Gli investitori corrono un rischio maggiore di cadere nell’effetto gregge quando sono incerti sulla situazione. Questo è un ottimo momento per verificare con il proprio consulente finanziario se il portafoglio è ancora ben posizionato per raggiungere gli obiettivi finanziari o se deve essere ribilanciato.
Infine, gli investitori possono provare a pensare in modo diverso. La volatilità del mercato può anche essere considerata un buon momento per acquistare titoli sottovalutati. "Negli Stati Uniti, le azioni vengono scambiate con uno sconto raramente visto in passato”, dice Dave Sekera, market strategist di Morningstar. "L'attuale livello di sottovalutazione rispetto al fair value è il più grande da quando è scoppiata la pandemia nel marzo 2020 e dal panico che ha scatenato le vendite di titoli nel dicembre 2018”.
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