Le forti vendite di giugno hanno colpito duramente il segmento Value. Le società orientate al valore hanno ceduto in media oltre il 10% in euro, mentre il segmento Large growth ha resistito alla tempesta limitando le perdite al 2,7%. Nello stesso periodo, l'indice Morningstar Europe NR ha segnato -8,2%.
Alla negativa performance del segmento Large value hanno contribuito società di diversi settori, come Shell PLC (SHEL), Volkswagen AG (VOW3) e Rio Tinto PLC (RIO), che hanno perso rispettivamente l’11,3%, il 17,6% e il 15,6%. Ma sono stati soprattutto i titoli del settore delle materie prime a spingere al ribasso il comparto, come Anglo American PLC (-25,4%) e Glencore PLC (-15,8%), oltre alla già citata Rio Tinto PLC.
Figura 1: Il Barometro del mercato Europeo (Giugno)
Il settore delle materie prime è stato chiaramente uno tra quelli che ha registrato le perdite maggiori a giugno, in calo del 14,4%, ma il comparto peggiore è stato quello immobiliare, che nel periodo in considerazione è sceso del 15,6% (anche se in termini di capitalizzazione di mercato è il settore più piccolo in Europa).
La sovraperformance relativa del segmento Large growth, invece, è in gran parte dovuta al rialzo di quasi il 30% realizzato dalla olandese Prosus (1TY) e dai guadagni realizzati dai titoli healthcare Novo Nordisk (NOVO B) e AstraZeneca PLC (AZN) (rispettivamente +2,6% e +2%).
Figura 2: I rendimenti dei settori
Relativamente alle valutazioni di mercato, vale la pena ricordare che tutti i segmenti della European Style Box hanno un Price/Fair Value inferiore a 1, il che significa che tutti gli stili di investimento sono sottovalutati. Tra le azioni Large cap, quelle value sono scambiate a un rapporto P/FV di 0,77 contro lo 0,96 di quelle growth.
Risultano sottovalutati anche tutti i settori economici. Tra i titoli tecnologici, scambiati con un Price/Fair Value di 0,71, ci sono aziende negoziate a prezzi molto vantaggiosi come SAP SE (P/FV: 0,66) e STMicroelectronics NV (P/FV: 0,59).
Figura 3: Le valutazioni di mercato
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