La diversificazione è un concetto che assume diverse forme. Oltre a investire in molteplici asset class, un altro piano su cui è necessario differenziare le proprie scelte è quello geografico. Non a caso, la ripartizione per Paesi o per regioni è tra le informazioni principali quando si esamina un portafoglio finanziario.
In un mondo sempre più globalizzato è fondamentale avere un’idea di come i vari Paesi a cui si è esposti si influenzino a vicenda, in modo da evitare di investire in regioni soggette a movimenti molto simili.
Le tabelle sottostanti, ad esempio, certificano come nel corso degli ultimi tre anni i tassi di correlazione tra i vari mercati azionari internazionali siano in generale diminuiti.
Per ragioni molto diverse tra loro (da un lato una congiuntura economica disallineata da quella occidentale e dall’altro lo scoppio della guerra in Ucraina) i casi più eclatanti sono quelli dell’Europa emergente e della Cina.
Il tasso di correlazione tra l’indice Morningstar EM Europe e il Morningstar EM Americas, ad esempio, è passato dallo 0,25 a tre anni al -0,51 negli ultimi 12 mesi. I Paesi dell’America latina, almeno in parte, hanno infatti tratto beneficio dal boom dei prezzi delle commodity energetiche e agricole, essendo la regione soprattutto costituita da economie esportatrici di materie prime. Allo stesso tempo, il conflitto armato ha fatto crollare i valori di mercato delle Borse est europee.
La Cina, dal canto suo, mostra correlazioni positive a un anno solo in tre casi su 12: con l’Europa emergente, con i mercati globali in via di sviluppo e con la regione asiatica Giappone escluso. La correlazione del mercato azionario cinese con i mercati globali è passata dallo 0,40 a tre anni al -0,12 negli ultimi 12 mesi.
Interessante notare come invece l’altro gigante asiatico, l’India – seppur anch’essa abbia diminuito la propria correlazione con gli altri mercati internazionali nel corso degli ultimi tre anni – presenti l’unico tasso negativo proprio con la Cina.
Sempre molto interconnessi tra loro, invece, le aree sviluppate. I mercati internazionali e quello americano hanno avuto un tasso di correlazione dello 0,99 nell’ultimo anno (0,98 a cinque anni); in linea generale, Usa, Europa, zona euro e mercati internazionali hanno delle correlazioni superiori allo 0,93 su tutti i periodi temporali.
Le aree geografiche oggetto dell’analisi sono elencate di seguito. I numeri corrispondono a quelle che appaiono nelle tabelle (più la casella tende al verde, più la correlazione è elevata; al contrario, più la casella tende al rosso, più il coefficiente è negativo).
- Morningstar Global Markets
- Morningstar US Market
- Morningstar Eurozone
- Morningstar Europe
- Morningstar EM Europe
- Morningstar UK
- Morningstar Asia ex Japan
- Morningstar Japan
- Morningstar China
- Morningstar EM Americas
- Morningstar EM
- Morningstar Global Real Estate
- Morningstar India
Il coefficiente di correlazione è un parametro che misura in che modo la performance di uno strumento influenza l’andamento di un altro. Varia tra -1 e +1. Un coefficiente pari a 0 indica che non vi è alcuna relazione tra le performance dei due settori. Un coefficiente pari a 1 significa che c'è una correlazione positiva perfetta, il che significa che i due indici si muovono assieme, se uno sale del 10%, lo fa anche l’altro, e viceversa. Ovviamente, in caso di perfetta correlazione negativa (uguale -1) il rapporto è inverso: se il primo sale del 10%, il secondo perde il 10%.
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