-Sul mercato azionario americano è difficile per i gestori attivi generare valore.
-Gli ETF sostenibili sono vantaggiosi dal punto di vista dei costi, ma è bene verificare gli indici replicati e i rischi di concentrazione del portafoglio.
Gli ETF sono un buon strumento per investire negli Stati Uniti a basso costo. Anche per coloro che vogliono farlo in modo sostenibile.
Il mercato azionario americano, infatti, è molto liquido ed efficiente, per cui è difficile per i gestori attivi creare valore aggiuntivo rispetto all’indice di riferimento, attraverso la selezione dei singoli titoli.
“I dati storici dimostrano che le scelte attive nette dei gestori su questo mercato tendono a penalizzare i rendimenti”, spiega Briegel Leitao, analista di Morningstar. “Ciò rende le strategie passive, ampiamente diversificate e a basso costo, l'opzione predefinita per gli investitori che cercano un'esposizione alla Borsa degli Stati Uniti”.
Gli ETF rappresentano una interessante opzione anche per investire a Wall Street in modo sostenibile. Quelli coperti dalla ricerca Morningstar hanno giudizi positivi, che sono stati recentemente confermati dagli analisti. In questo caso, però, è bene verificare se i criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) utilizzati soddisfano i propri obiettivi di sostenibilità. Bisogna anche considerare le caratteristiche degli indici replicati, perché sotto nomi simili possono esserci panieri differenti.
iShares MSCI USA ESG Screened ETF
Ad esempio, questo ETF di iShares ha un Analyst rating pari a Gold (al 17 agosto 2022), quindi è, secondo gli analisti di Morningstar, un’ottima opzione dal punto di vista della sua potenziale capacità di produrre nel tempo rendimenti corretti per il rischio superiori alla categoria degli Azionari USA. Tuttavia, il suo ESG risk rating è nella media (al 30 giugno 2022).
L’ETF, che replica l’indice MSCI USA ESG screened, offre l’esposizione a un selezionato paniere di titoli azionari statunitensi a larga e media capitalizzazione. Il portafoglio, derivato dal più ampio universo dell’indice MSCI USA, viene costruito utilizzando metodologie ESG per escludere le aziende che operano in settori controversi come le armi nucleari, il tabacco o il carbone termico.
“In pratica vengono escluse solo una cinquantina di società rispetto al più ampio universo dell’indice tradizionale”, dice Alan Tang, analista di Morningstar. “Di conseguenza, è uno screening leggero a confronto con altre strategie che hanno criteri ESG più stringenti”.
Questo aspetto si riflette nell’ESG risk rating, che è pari a tre globi, ossia nella media all’interno della categoria degli Azionari USA a larga capitalizzazione.
I costi, pari allo 0,07% annuo, sono tra i più bassi se confrontati sia con le alternative sostenibili, sia con i tradizionali ETF azionari USA.
Xtrackers MSCI USA ESG ETF
Anche questo ETF di Xtrackers offre l’esposizione a un selezionato paniere di titoli statunitensi, ma l’indice replicato è differente. Si tratta dell’MSCI USA Low Carbon SRI Leaders, che comprende azioni con elevate caratteristiche ambientali, sociali e di governance e una bassa intensità di carbonio attuale o potenziale.
Il suo Sustainability rating è pari a cinque globi, che indicano un basso rischio ESG a confronto con la categoria degli Azionari USA a larga capitalizzazione. “Il giudizio rappresenta un netto miglioramento rispetto all’ETF non ESG sull'indice MSCI USA di Xtrackers, che ha solo tre globi”, dice Tang in una nota del 17 agosto 2022.
Il benchmark è costruito in modo da limitare i rischi di concentrazione del portafoglio. Tuttavia, secondo gli analisti di Morningstar, questi pericoli non si possono escludere del tutto. “Al momento in cui scriviamo, l’ETF è esposto per più del 10% a un singolo titolo, Microsoft (i dati di portafoglio sono al 31 luglio 2022, Ndr)”, continua Tang. “Questo rappresenta un rischio significativo (i ribilanciamenti dell’indice sono a febbraio, maggio, agosto e novembre)”.
“Le prime dieci posizioni coprono circa il 36% dell’allocazione totale, percentuale più alta rispetto al 26% dell’indice MSCI USA tradizionale. Questo può essere un problema per gli investitori che mirano ad avere un portafoglio diversificato. Per tale ragione, l’Analyst rating è pari a Bronze, nonostante le fee dello 0,15% supportino le performance”.
iShares MSCI USA SRI ETF
E’ medaglia di Bronzo anche l'iShares MSCI USA SRI, che ha sempre l’obiettivo di esporre a un selezionato universo di titoli americani che rispettino determinate caratteristiche ESG, ma replica un indice differente dai precedenti due strumenti.
Il benchmark è l’MSCI USA SRI Select Reduced Fossil Fuels Index. Il paniere è costruito escludendo le aziende che operano in settori controversi, come le armi, il carbone termico, il tabacco e le sabbie bituminose, e selezionando le migliori società in ciascun settore in base ai giudizi di sostenibilità.
“La metodologia è concepita per mantenere la neutralità settoriale rispetto al rischio sistematico introdotto dal processo di selezione ESG e per ridurre il tracking error rispetto al benchmark tradizionale”, dice Tang in una nota del 17 agosto 2022. “Tuttavia, alcune deviazioni sono inevitabili, poiché potrebbe non esserci un numero sufficiente di titoli idonei nell'universo di alcuni settori. Ad esempio, al momento in cui scriviamo sono escluse società come Apple e Facebook; di conseguenza il settore tecnologico ha un significativo sottopeso rispetto all’MSCI USA. Per questa ragione, la strategia potrebbe non rappresentare pienamente il set di opportunità per gli investitori”.
Il fondo ha un Sustainability rating di cinque globi, che indicano un basso rischio ESG (al 30 giugno 2022).
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