-Gli ETF tematici riducono il rischio idiosincratico dell’investimento in una singola azione.
-Sono rigorosi nella replica dell’indice e hanno costi più bassi delle strategie attive.
-La rigidità dell’approccio può creare problemi con l’evoluzione dei temi.
L’innovazione tecnologica è stata negli ultimi anni uno dei temi più popolari tra gli investitori che puntano sui grandi cambiamenti economici e sociali.
Con i rendimenti stellari di alcuni titoli hi-tech, la tentazione di investire sulla singola azienda piuttosto che in un ETF tematico è stata forte, ma oggi che i venti sono cambiati potrebbe non essere stata la scelta migliore.
Prendiamo il caso del cloud computing, una tecnologia che consente di usufruire di risorse software e hardware tramite un server remoto.
Se un investitore avesse deciso di puntare tre anni fa su Everbridge (EVBG), società americana di software aziendali, avrebbe sicuramente beneficiato di un forte rally nei primi anni. Tuttavia, il titolo è sceso di oltre l’80% tra ottobre 2021 e luglio 2022, dopo aver riportato perdite e le dimissioni dell’amministratore delegato. Oggi, l’investitore si troverebbe ancora in rosso di oltre un terzo del valore iniziale.
Per contro, se avesse scelto uno dei più grandi ETF tematici di cloud computing quotati nel mondo, il rendimento sarebbe di circa il 7% nello stesso periodo, perché il crollo di Everbridge è stato compensato dalle sovra-performance di altre azioni nel paniere.
L’ETF tematico riduce il rischio idiosincratico del singolo titolo
Certo, l’investitore avrebbe potuto scegliere un’azienda di maggior successo, con conseguenti migliori rendimenti, ma questo esempio, contenuto nell’ultimo Thematic Fund Handbook di Morningstar, ci insegna che l’acquisto di un ETF tematico diversificato può ridurre il rischio idiosincratico di un singolo titolo.
Detto questo, è bene ricordare che spesso un ETF tematico è più concentrato di uno che investe su un mercato azionario globale o regionale. “Nel decidere come selezionare e ponderare i titoli, anche le strategie passive o basate su indici fanno grandi scommesse attive contro i concorrenti e il mercato in generale”, precisa Kenneth Lamont, senior research analyst di Morningstar.
Inoltre, ETF sullo stesso tema possono replicare indici che adottano approcci differenti tra loro. Ad esempio, uno strumento specializzato sulle energie alternative potrebbe selezionare le aziende in base ai ricavi che derivano dal solare, dall’eolico, ecc. Un altro potrebbe impiegare le previsioni di fatturato da fonti rinnovabili.
In alcuni casi, è presente un comitato di esperti che si incontra regolarmente per decidere quale azione è allineata con il tema desiderato, sulla base, generalmente, di dati quantitativi, come i ricavi.
Le strategie indicizzate possono differenziarsi anche in base al peso che danno ai singoli titoli. Siccome l’universo di riferimento è spesso ristretto, un ETF tematico potrebbe trovarsi sovra-esposto a grandi aziende, di conseguenza vengono previsti dei limiti al peso dei titoli o di determinati settori; oppure le posizioni sono equi-ponderate.
In alcuni casi, le strategie possono prediligere le aziende che hanno come core business un determinato tema a quelle con attività più diversificate. Ad esempio, in un fondo che investe in robotica, l’americana iRobot (IRBT) potrebbe essere sovrappesata rispetto a Siemens (SIE), per cui la robotica è una piccola parte della sua operatività.
I vantaggi e gli svantaggi di un ETF tematico
Il confine rispetto alle strategie attive, dunque, è davvero sottile. Ma quali sono i vantaggi di un ETF tematico?
Secondo i ricercatori di Morningstar, i fattori a favore dell’approccio indicizzato sono due:
-La rigidità nella replica dell’indice.
- I minori costi e la maggior trasparenza rispetto alle strategie attive.
Per contro, gli investitori devono essere consapevoli di alcuni svantaggi.
-La rigidità può creare problemi con l’evoluzione dei temi e dei set di dati, perché la metodologia di costruzione dell’indice non potrebbe essere immediatamente modificabile.
-I vincoli di liquidità che sono alla base della costruzione di un indice robusto significano anche che un fondo passivo è limitato nella possibilità di scendere nella capitalizzazione di mercato per cercare opportunità di investimento rilevanti.
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