Semestre positivo per Vivendi, Morningstar conferma il fair value

I numeri del gruppo francese registrati nella prima metà del 2022 hanno evidenziato il buono stato di salute di Canal+, il suo business principale, e la crescita del fatturato in tutte le regioni. Morningstar lascia invariata la valutazione del titolo a 13 euro e il rating a 4 stelle.

Neil Macker 27/09/2022 | 10:05
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Morningstar mantiene invariata la stima del fair value di Vivendi a 13 euro dopo la pubblicazione dei dati del primo semestre. Il rapporto Prezzo/Fair value delle azioni viaggia al momento attorno a 0,63, uno tra i più bassi tra le aziende del settore delle telecomunicazioni in Europa, che vale al gruppo francese un rating di 4 stelle (report aggiornato al 26 settembre 2022).

I numeri del primo semestre
I numeri del primo semestre hanno indicato un livello dei ricavi e dell’EBITDA superiore al consensus del mercato nonostante il calo di StudioCanal. Nei primi sei mesi del 2022, il fatturato è stato pari a 4,4 miliardi di euro, in aumento dell'11% anno su anno. Sono salite del 3% le entrate di Canal+, che in questa prima parte dell’esercizio ha firmato numerosi accordi come quello con Paramount, per la distribuzione di Paramount+, e quello per l’acquisizione dei diritti per le immagini della F1, della Champions League e dell’Europa League. Ci aspettiamo che Vivendi continui con questa strategia in modo da aumentare il portafoglio di contenuti e quindi sostenere la crescita delle sottoscrizioni di Canal+, che ora è il business del gruppo che pesa maggiormente sia sul totale dei ricavi che sul reddito operativo.

I numeri del primo semestre indicano che tutte le regioni hanno registrato un miglioramento rispetto al secondo semestre del 2021, con Europa e America latina che hanno aumentato i loro ricavi rispettivamente del 12% e del 48%.

Dividendo speciale per gli azionisti
La trasformazione di Vivendi in una società attiva nell’industria dei media è stata completata nel 2014, ma le recenti acquisizioni e dismissioni hanno nuovamente cambiato l'azienda. Oltre a Canal+, uno dei principali produttori e distributori di film e contenuti TV in Francia, Vivendi possiede anche Havas, la sesta agenzia pubblicitaria più grande al mondo, Editis, un editore di libri in lingua francese, Gameloft, un editore di giochi per dispositivi mobili, e diverse altre partecipazioni di minoranza in altre società. Apprezziamo lo sforzo fatto dal management nel rimettere a posto il bilancio aziendale, ma il rischio è che la società, spinta dalla necessità di crescere nel fatturato, paghi prezzi troppo generosi per chiudere nuove acquisizioni che probabilmente non produrranno delle sinergie con le altre aziende del gruppo.

Oltre ad essere scambiata a un tasso di sconto elevato rispetto al fair value, Vivendi ha annunciato la distribuzione di un dividendo speciale agli azionisti in seguito alla vendita di UMG.

 

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Info autore

Neil Macker  è analista azionario di Morningstar.

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