-I rendimenti medi dei fondi azionari globali sono stati negativi nel terzo trimestre.
-I fondi con stile value hanno sofferto di più dei growth.
-In ribasso anche le strategie globali con focus sui dividendi.
Gli investitori in fondi azionari globali archiviano rendimenti in media negativi nel terzo trimestre, che aggravano il bilancio da inizio anno.
Tra i comparti che investono in titoli a larga capitalizzazione, nessuno stile di gestione ha messo completamente al riparo dai ribassi. Ma alcune differenze ci sono state.
Gli azionari globali large-cap growth, che investono in titoli orientati alla crescita, hanno perso in media lo 0,35% in euro, contro il -2,45% dei value (orientamento al valore). I fondi con uno stile misto (blend) hanno chiuso il trimestre a -1,06%.
Gli azionari growth tendono ad essere più sensibili ai movimenti dei tassi di interesse, per cui sono saliti molto tra la seconda metà di luglio e la prima di agosto, spinti dalle aspettative di una politica monetaria meno aggressiva da parte della Federal Reserve, che poi sono state disattese. L’istituto centrale americano, infatti, ha deciso di alzare di altri 75 punti base i tassi di interesse nella riunione del 21 settembre.
Per contro, i fondi value, che avevano ottenuto performance migliori dei growth nella prima parte dell’anno, hanno sofferto di più nel terzo trimestre. Il bilancio da inizio anno, tuttavia, rimane favorevole agli azionari orientati al valore, che perdono in media il 10% contro oltre il 22% di quelli con focus sulla crescita.
Cosa ha fatto la differenza tra i più grandi fondi attivi
Tra i cinque più grandi fondi azionari globali a gestione attiva disponibili in Italia, tre hanno uno stile growth. Il migliore è stato Morgan Stanley Investment Funds - Global Opportunity, con un rendimento positivo (+5%) nel trimestre, ma che da inizio anno perde più della media (-35,8%).
Guardando i dati di portafoglio (al 31 agosto), la performance è da attribuire al sovrappeso del settore dei beni di consumo ciclici rispetto alla categoria e di alcuni titoli, tra cui Uber Technologies (UBER), che ha guadagnato il 29,5% in dollari nel periodo e Coupang Inc (e-commerce), che è salito di oltre il 30%.
Ha fatto un po’ meglio della media anche Capital Group New Perspective, che ha perso lo 0,24% in euro nel trimestre (-21,7% da inizio anno). Anche in questo caso è stato determinante il contributo del settore dei beni di consumo ciclici. Tra i titoli, Tesla (TSLA), che è la prima posizione in portafoglio (al 31 luglio 2022), è stato un importante driver della performance, perché ha guadagnato oltre il 18% in dollari nel trimestre.
In base ai dati Morningstar, il più grande fondo azionario globale per dimensioni patrimoniali, presente in Italia, è Morgan Stanley Investment Funds - Global Brands, che ha uno stile blend. Il suo rendimento nel terzo trimestre è stato leggermente migliore della categoria (-0,56% contro -1,06%). Dall’inizio dell’anno perde il 13,19% in euro (-15,49% la media).
Tra i principali contributori del risultato c’è il sottopeso dei servizi di comunicazione, mentre il sovrappeso dei beni di consumo difensivi è stato penalizzante.
Le performance dei più grandi ETF azionari globali
Passando ora all’analisi degli ETF, vediamo che le più grandi strategie azionarie globali, disponibili in Europa, hanno uno stile blend e hanno fatto mediamente meglio della categoria.
iShares Core MSCI World ETF USD ha chiuso il trimestre con un rialzo dello 0,11% in euro (-13,3% da inizio anno). L’ETF, che ha un Analyst rating pari a Bronze (assegnato il 3 marzo 2022), mostra un profilo di rischio/rendimento superiore alla media anche su orizzonti temporali più lunghi e ha sovraperformato il benchmark (MSCI World). “Attribuiamo questo risultato alla qualità della ottimizzazione del portafoglio e al fatto che è domiciliato in Irlanda, il che gli consente di recuperare la ritenuta fiscale sui dividendi da diversi paesi”, spiega Dimitar Boyadzhiev, analista di Morningstar.
Il secondo più grande ETF azionario globale europeo è Vanguard FTSE All-World UCITS, che ha perso lo 0,65% in euro nel trimestre (-13,46% da inizio anno). Il fondo replica l’indice FTSE All-World, che espone al 90-95% della capitalizzazione globale del mercato, con un approccio che cerca di minimizzare i costi di negoziazione e il cash drag, ossia la liquidità per il pagamento dei dividendi.
Il terzo più grande ETF azionario globale europeo è Xtrackers MSCI World ETF, che ha reso lo 0,12% in euro nel trimestre (-13,39% dall’inizio dell’anno).
Un trimestre difficile anche per chi ha puntato sui dividendi
Il terzo trimestre è stato sfidante anche per le strategie azionarie globali specializzate sui dividendi, che hanno perso in media il 2,27%, portando a -9,56% il rendimento in euro dall’inizio dell’anno.
Il più grande fondo di questo tipo disponibile in Italia, il DWS Top Dividende, ha perso il 2,6% nel trimestre (-3,69% da gennaio 2022). Il comparto, che ha un Analyst rating pari a Bronze (assegnato il 16 dicembre 2021) ha un approccio avverso al rischio e focalizzato sulle società con solide politiche di pagamento dei dividendi.
Tra i titoli che hanno contribuito di più alla performance del trimestre ci sono Nutrien (NTR), azienda canadese del settore chimico-agricolo, NextEra Energy (NEE), società energetica americana attiva nel segmento delle rinnovabili, e Schlumberger (SLB servizi petroliferi).
Cosa si vede oltre i 12 mesi
Fin qui il 2022 è stato avaro di risultati per gli investitori, ma se allunghiamo l’orizzonte oltre i dodici mesi, vediamo che tutte i fondi azionari globali a larga capitalizzazione e income hanno rendimenti medi positivi (nella tabella qui sotto sono riportati i risultati delle strategie di più grandi dimensioni).
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