Una tempesta perfetta si è abbattuta sugli investimenti nel 2022: il calo dei mercati, la fiammata dell’inflazione e le conseguenze della guerra in Ucraina sull’economia e sugli approvvigionamenti energetici.
Per tre trimestri consecutivi, i rendimenti delle azioni e delle obbligazioni sono stati negativi e gli investitori hanno avuto pochi porti in cui trovare rifugio.
Inoltre, il caro-bollette e l’aumento dei prezzi hanno ridotto la capacità di risparmio. Secondo il sondaggio Retail Investor Beat di eToro, il 35% degli investitori italiani intervistati (1.000 in tutto) ha diminuito la quota destinata agli investimenti nel terzo trimestre. L’indagine rivela anche un calo significativo di fiducia sull’andamento dei propri portafogli.
L’importanza della pianificazione finanziaria
Ansia e paura possono essere cattive consigliere e indurre in scelte affrettate e sbagliate, come vendere in perdita dei titoli di qualità o trascurare i benefici della diversificazione di portafoglio.
In queste fasi è più che mai importante distogliere lo sguardo dai movimenti di breve sui mercati e concentrarsi su una solida pianificazione finanziaria degli investimenti.
“Gestire le proprie finanze sulla base di un processo strutturato di pianificazione finanziaria si associa a un maggior livello di benessere finanziario e a una maggiore capacità di reagire agli imprevisti”, si legge nell’ultimo Quaderno di finanza della Consob, che riporta i risultati di un’indagine sulle famiglie italiane svolta tra il 2019 e il 2021.
Nonostante i vantaggi della pianificazione finanziaria, lo studio rivela che tra il 2020 e il 2021 c’è stato un calo significativo (dal 10% al 6%) di coloro che hanno dichiarato di aver cominciato questa attività nei dodici mesi precedenti. E’ scesa anche la percentuale di coloro che sono riusciti a rimanere fedeli al budget, dal 25% del 2019 al 21% del 2021.
Cultura finanziaria e scelte emotive
L’indagine rivela che avere delle buone competenze finanziarie è correlato positivamente con la pianificazione finanziaria, ma purtroppo il livello di cultura sugli investimenti e la gestione dei soldi in Italia rimane basso.
Infine, l’ansia può ridurre la propensione a fare un piano finanziario. Alcuni investitori preferiscono non affrontare il problema per evitare preoccupazioni e paure. All’opposto, c’è chi non ritiene necessario pianificare, perché si sente in grado di gestire qualsiasi situazione sul momento.
In contesti economico-finanziari così sfidanti come quelli attuali, avere un piano finanziario è ancora più importante, così come lo è saper leggere le dinamiche dei mercati e delle variabili che li influenzano, tra cui l’inflazione, la guerra, il rialzo dei tassi di interesse.
Nel mese di ottobre, che è tradizionalmente dedicato all’educazione finanziaria, Morningstar propone articoli e approfondimenti su come gestire gli investimenti in tempi di crisi.
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