Le azioni e le obbligazioni hanno rendimenti medi negativi dall’inizio dell’anno e la volatilità dei mercati è elevata. In questo contesto, è normale sentirsi un po’ frustrati quando si guardano i risultati dei propri investimenti e domandarsi se non sia il caso di cambiare qualcosa in portafoglio. Parte di questo processo consiste nel decidere lo strumento finanziario più appropriato per la propria situazione personale.
Secondo Christine Benz, direttore di Morningstar per la finanza personale e la pianificazione previdenziale, “in genere non è una grande idea pensare di stravolgere radicalmente il portafoglio nel bel mezzo della volatilità del mercato”. L'esperta sconsiglia di utilizzare i movimenti delle Borse come catalizzatori di una decisione di investimento, perché spesso le emozioni giocano brutti scherzi.
Se si ritiene, però, di dover fare dei cambiamenti nel portafoglio, cosa bisogna sapere per scegliere i prodotti giusti?
Prima di tutto, una valutazione adeguata della situazione
Prima ancora di pensare a cosa acquistare, è fondamentale capire il perché di questa decisione. Ecco quattro fattori da non ignorare:
1) Avere una visione olistica dei propri obiettivi.
2) Determinare la tolleranza al rischio, quindi scegliere i tipi di investimento che vi corrispondono.
3) Impegnarsi a rispettare i tempi. In questo modo il denaro potrà crescere e beneficiare degli effetti dell’interesse composto.
4) Attenersi al piano finanziario stabilito e fare il controllo annuale o trimestrale o quello che va meglio per la propria situazione personale.
Per capire perché questi fattori sono così importanti, analizziamo due scenari diametralmente opposti in cui decidere quali strumenti finanziari acquistare.
Scenario 1: Come selezionare gli strumenti finanziari per gli obiettivi di breve termine
Ogni volta che si risparmia per un obiettivo a breve termine, vale la pena di dedicare qualche momento ad ancorare il proprio processo decisionale ai numeri. È utile rispondere ad alcune domande, tra cui:
-Qual è la probabilità di raggiungere gli obiettivi finanziari in base al proprio mix di investimenti?
-Quanto è stato risparmiato finora?
-Quanto risparmio aggiuntivo si prevede di fare ogni mese?
-Quanti anni si hanno a disposizione per risparmiare e investire?
Una volta risposto a queste domande, la scelta del giusto mix di investimenti dipenderà anche dalla tolleranza al rischio, dagli obiettivi e dalla disponibilità ad aumentare il tasso di risparmio se ciò significa una maggiore tranquillità.
Secondo Benz, se avete intenzione di acquistare una casa entro cinque anni e non volete rischiare che i vostri investimenti siano al minimo quando avrete bisogno di denaro, potreste optare per un asset mix più conservativo, anche se questo riduce la probabilità di guadagnare molto di più dell'importo prefissato. Se invece siete disposti a rimandare la data di acquisto della casa per avere la possibilità di accumulare più risparmi, potete modificare l'asset allocation rendendola leggermente più aggressiva.
Tuttavia, Benz suggerisce di non esagerare con le azioni, perché il portafoglio potrebbe essere soggetto a maggiori fluttuazioni a breve termine rispetto all'ideale.
Nella scelta degli investimenti per gli obiettivi a breve termine, si possono cercare strumenti di liquidità e fondi monetari con rendimenti interessanti. Per quanto riguarda il reddito fisso, bisogna considerare che le obbligazioni a lungo termine risentono maggiormente dell'aumento dei tassi di interesse rispetto a quelle a breve termine. Infine, “nella misura in cui si detiene una parte del portafoglio a breve termine in azioni - e questo è facoltativo, soprattutto per le persone più prudenti – è meglio concentrarsi su fondi equity a larga capitalizzazione di alta qualità", dice Benz.
Scenario 2: Come selezionare gli strumenti finanziari per la pensione
Riuscire a capire quanto servirà per la pensione è una delle sfide finanziarie più comuni - e più importanti - per un lavoratore. Si tratta di un calcolo che coinvolge molte variabili: alcune si possono controllare, altre no.
Tra i fattori da prendere in considerazione ci sono i seguenti:
-Il tasso di sostituzione (rapporto percentuale fra prima pensione e ultimo stipendio percepito prima del pensionamento);
-L'età di pensionamento;
-L’aspettativa di vita;
-Il tasso di risparmio personale;
-Il tasso di prelievo (la percentuale dei risparmi da utilizzare ogni anno in pensione)
“Per andare in pensione è necessario verificare se si ha a disposizione abbastanza denaro per mantenersi dopo che ci si è ritirati dalla vita lavorativa”, afferma Benz. E poi, da lì, si può guardare al posizionamento del portafoglio e alla selezione degli strumenti finanziari.
Una considerazione fondamentale nella scelta di cosa mettere in portafoglio è il livello di volatilità con cui ci si sente a proprio agio.
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