Nel terzo trimestre, gli ETF tematici europei hanno registrato riscatti netti per 200 milioni di euro. E’ la prima volta in oltre tre anni, ossia da quanto è esplosa la loro popolarità.
Gli investitori sono usciti soprattutto dagli ETF che seguono i trend dell’innovazione tecnologica, mentre hanno continuato a scegliere le strategie focalizzate sulle energie alternative e la gestione delle risorse (aria, acqua, rifiuti, economia circolare, ecc.), che Morningstar classifica come “Mondo fisico”.
Flussi netti trimestrali negli ETF tematici dal 2018 al terzo trimestre 2022
Un anno in tono minore
Nel complesso, il 2022 sarà probabilmente un anno in tono minore per gli ETF tematici, dato che anche i primi due trimestri dell’anno sono stati caratterizzati da flussi più contenuti rispetto al recente passato.
Gli emittenti, comunque, continuano a lanciare ETF tematici. Solo nel terzo trimestre, i debutti sono stati 28 in tutta Europa, con un’ampia varietà di tipologie, dal metaverso alle clean energy e alle criptovalute.
Nonostante i deflussi, il patrimonio è leggermente aumentato nel terzo trimestre, passando da 30,8 a 30,9 miliardi di euro, con il tema tecnologico che rappresenta ancora più della metà degli asset.
Se guardiamo ai più grandi ETF tematici europei vediamo che seguono trend diversi. In base ai dati Morningstar al 30 settembre, il più grande è iShares Global Clean Energy (transizione energetica), seguito da iShares Automation & Robotics (automazione e robotica) e L&G Cyber Security (sicurezza informatica).
Altri temi che troviamo rappresentati sono l’acqua, la medicina del futuro, l’economia digitale e le batterie elettriche (vedi tabella).
Viaggio nel futuro
Ma quale sarà il panorama fra dieci o quindici anni?
Una ricerca Morningstar, pubblicata lo scorso 13 settembre, rivela che un terzo di tutti i fondi ed ETF tematici lanciati dieci anni fa nel mondo, oggi non esiste più. Tra quelli che avevano debuttato 15 anni fa, uno su due è stato chiuso (dati al 30 giugno 2022).
Se da un lato il confronto con l’intero universo globale dei fondi azionari è favorevole, dall’altro gli investitori devono essere consapevoli che selezionare un tema vincente nel lungo periodo non è facile. Nel breve, le statistiche sono decisamente migliori, ma vanno contestualizzate nel boom di raccolta dei fondi tematici degli ultimi anni e nell’esplosione dell’offerta avvenuta a partire dal 2017. Servirà un intero ciclo di mercato per valutare se i prodotti lanciati più recentemente sopravviveranno alle fasi di ribasso delle Borse.
Tasso di sopravvivenza dei fondi tematici a confronto con l’universo azionario
Questione di timing
Una questione-chiave è quella del timing. Le analisi Morningstar mostrano che i temi tendono a seguire un modello di “curva ad S” nel loro ciclo di vita, con precisi momenti che segnano il passaggio da un punto a un altro.
Ad esempio, nel caso del cloud computing, un momento di svolta è stato lo scoppio della pandemia all’inizio del 2020, perché ha accelerato l’uso di questa tecnologia. Di conseguenza, il tema ha registrato un'importante performance in quel periodo. Resta da vedere se il successivo crollo ha segnato un punto di saturazione e di maturità del tema o se si tratta semplicemente di una battuta d'arresto legata alle difficoltà del mercato in generale.
Sbagliato inseguire le performance
Gli ETF tematici hanno avuto ritorni elevati dal secondo trimestre alla fine del 2020, poi la performance media ha cominciato a diminuire. “Proprio quando i rendimenti si sono indeboliti, gli investitori hanno iniziato ad aumentare i loro investimenti fino a raggiungere livelli record”, spiega Kenneth Lamont, senior research analyst di Morningstar.
Questa dinamica è un chiaro esempio del comportamento tipico degli investitori che tendono a “inseguire le performance passate” e mostra quanto siano poco bravi nel fare market timing. L’analisi Morningstar sulla performance aggregata degli ETF tematici quotati sui mercati sviluppati nel periodo della pandemia di Covid-19 mostra che il 44% dei flussi netti globali è avvenuto nei tre mesi successivi al picco dei rendimenti (vedi grafico).
Flussi mensili negli ETF tematici a confronto con i rendimenti medi mensili
Dal successo all’oblio?
Morningstar ha identificato diversi casi di fondi tematici che, dopo essere diventati estremamente popolari, sono caduti nell’oblio; tuttavia la maggior parte (oltre tre quarti) di quelli liquidati non ha mai raggiunto i 100 milioni di dollari di patrimonio. Due su tre non sono neppure arrivati a 50 milioni.
“La verità è che la maggior parte dei fondi ed ETF tematici non riesce a catturare l'immaginazione degli investitori e non raggiunge le dimensioni necessarie per sopravvivere”, dice Lamont. Per contro, le strategie che hanno già accumulato capitale e che, quindi saranno probabilmente redditizie per chi le gestisce, hanno più possibilità di sopravvivere in diverse condizioni di mercato.
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