Dal 6 al 18 novembre si tiene l’annuale Conferenza sul clima promossa dalle Nazioni Unite (COP27), che riunirà i leader politici di tutto il mondo a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
L’incontro cade nel trentesimo anniversario dall’introduzione della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici dell’ONU, siglata nel Summit della Terra di Rio de Janeiro nel 1992. E’ considerato il trattato capostipite dell’accordo di Parigi del 2015 (COP21), il cui obiettivo principale è mantenere l’aumento della temperatura media globale in questo secolo il più vicino possibile a 1,5 gradi Celsius al di sopra dei livelli preindustriali.
Nel messaggio introduttivo di COP27 si legge che “affrontare la crisi climatica richiede un'azione collettiva audace e rapida” e che è necessario passare dai “negoziati e dalla pianificazione all’implementazione”.
Gli effetti del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti e gli scienziati hanno più volte affermato che non c’è più tempo da perdere, come è scritto nell’ultimo report dell’IPCC (Intergovernmental panel on climate change), il gruppo intergovernativo formato da scienziati che si occupa di studiare i cambiamenti climatici.
COP27 assume un’importanza ancora più grande nell’attuale contesto geopolitico ed economico, perché permetterà di capire se l’invasione russa in Ucraina, la crisi energetica, l’aumento dei prezzi dei beni alimentari, l’inflazione e i rischi di recessione abbiano distolto l’attenzione dei governi dall’impegno nella lotta al cambiamento climatico. Inoltre, si tiene in un Paese in via di sviluppo, l’Egitto, per cui sarà cruciale il tema della “transizione giusta” in un continente che rischia più di altri di essere penalizzato dal surriscaldamento del globo.
E’ un appuntamento importante anche per gli investitori, perché il cambiamento climatico rappresenta un rischio per l’economia, oltre che per l’ambiente e la società. D’altro canto, la transizione verso un sistema a minori emissioni inquinanti può creare opportunità di investimento, ad esempio nel settore delle energie rinnovabili, i trasporti green, il trattamento dei rifiuti, l’uso efficiente delle risorse idriche, ecc.
COP27 dovrebbe anche essere l’occasione in cui le coalizioni finanziarie, come la Net Zero Asset Manager Initiative (NZAM) e le altre che fanno capo alla Glasgow Financial Alliance for Net Zero (GFANZ), daranno un aggiornamento sul loro impegno nel finanziare la transizione ecologica.
Morningstar dedica l’intera settimana ad approfondire le tematiche di COP27 più importanti per gli investitori, tra cui l’impatto dei rischi climatici sul mercato azionario, gli investimenti in energie alternative, il possibile ritorno al nucleare, i crediti di carbonio e l’impegno degli asset manager per l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra entro il 2050.
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