Dividendo sotto l’albero

Business solidi, valutazioni di mercato convenienti e una cedola sostenibile nel tempo: ecco i titoli da inserire nel portafoglio degli income investor per il 2023.  

Francesco Lavecchia 15/12/2022 | 07:41
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binocolo

Conviene guardare ai titoli da dividendo nel 2023? Alcuni investitori puntano alle azioni che staccano cedola perché considerate maggiormente difensive e quindi da preferire quando ci si aspetta un peggioramento del quadro macroeconomico, e le previsioni per l’economa del Vecchio continente non sono delle migliori. I dati del 2022, infatti, dimostrano come l’indice LibertyQ European Dividend, composto da titoli europei che negli ultimi cinque anni non hanno mai tagliato la cedola (clicca qui per leggere la metodologia dell’indice), abbia sovraperformato il mercato di riferimento di oltre 7 punti percentuali. Inoltre, le azioni più generose dal punto di vista del dividendo si trovano solitamente nei settori meno esposti al ciclo economico come utility, salute e beni di consumo difensivi.

Qualche investitore, però, potrebbe essere meno attratto dalla cedola, ora che la risalita dei tassi di interesse ha reso più generosi i rendimenti delle obbligazioni, che a differenza delle azioni danno molte più garanzie sulla restituzione del capitale investito.

Per questo motivo nel processo di selezione dei titoli da inserire in un potenziale portafoglio income abbiamo applicato criteri che prendono in considerazione la qualità del business, la sostenibilità della cedola e le valutazioni di mercato.

Partendo dalle holding che compongono l’indice Morningstar DM Europe, abbiamo applicato un filtro all’Economic moat delle società, selezionando solo quelle con Moat pari ad Ampio e Medio, dato che le aziende con un modello di business di qualità hanno dimostrato di essere in grado di resistere meglio alle turbolenze del mercato e agli shock esogeni. Tra questi titoli abbiamo inserito nella nostra lista solo quelli scambiati a sconto sul mercato, ovvero con un Morningstar rating di 4 o 5 stelle. Questa scelta va nella direzione di evitare il rischio di cadere nella trappola del dividendo, cioè di investire in una stock perché attratti da un dividendo generoso e apparentemente affidabile per poi ritrovarsi con delle azioni che smettono di pagare la cedola e deprezzate rispetto al prezzo al quale sono state acquistate.

Relativamente alla sostenibilità del dividendo, abbiamo applicato un filtro alle aziende che negli ultimi cinque anni sono sempre state in grado di aumentare la cedola e che hanno un payout ratio inferiore al 75%, condizione adottata anche dagli analisti di Morningstar nella costruzione dell’indice Morningstar US Dividend Growth e che cerca di evitare la selezione di società che distribuiscono una liquidità in eccesso rispetto a quanto possono permettersi e quindi hanno un dividendo non sostenibile nel lungo periodo.

Di seguito riportiamo la lista dei 10 titoli che hanno superato questo screening.

 

 

Elekta
L’azienda svedese Elekta sviluppa, produce e distribuisce sistemi di pianificazione del trattamento per la neurochirurgia e la radioterapia, compresa la radiochirurgia stereotassica e la brachiterapia. La domanda di radioterapia dovrebbe rimanere alta nel prossimo decennio, ma il successo di Elekta dipenderà dalla capacità di commercializzare il suo prodotto Unity e di resistere alla concorrenza di Varian (parte del gruppo Siemens Healthineers).

La produzione e distribuzione di questa tecnologia per la cura del cancro richiede investimenti elevati e un grosso know-how. Per questo motivo, i clienti sono molto restii a sostituire i fornitori in base ad una semplice convenienza di prezzo. Questo implica elevate barriere all’ingresso di nuovi competitor e la possibilità, per le società che vi operano, di realizzare elevati margini di profitto. Per questo motivo Morningstar assegna a Elekta un Economic moat nella misura di Ampio.

In base alle previsioni degli analisti di Morningstar, l'intero settore avrà una traiettoria di crescita media tra il 4 e il 6% dopo la pandemia, ma Elekta, grazie a un mix geografico più favorevole e alla buona ricezione di Unity da parte del mercato, dovrebbe registrare un progresso dei ricavi tra il 7% e l’8% l'anno.

Il gruppo svedese può vantare anche una posizione finanziaria solida: ha una leva finanziaria contenuta e un rapporto EBITDA/interessi passivi maggiore di 10. Il payout ratio negli scorsi cinque anni si è mantenuto sotto quota 40% e gli analisti si aspettano che non vada oltre questa soglia anche in futuro, nonostante prevedano una crescita media degli utili attorno al 20%. Da inizio anno il titolo ha ceduto il 45% (all’1/12/2022 in euro) e ora è scambiato a un tasso di sconto del 50% rispetto al fair value di 127 corone svedesi (report aggiornato al 23 novembre 2022) e offre un dividend yield del 3,6%. 

Fresenius Medical Care
Fresenius Medical Care è la più grande azienda al mondo nel settore della dialisi. Grazie alla struttura verticalmente integrata del suo modello di business, che comprende la fornitura di apparecchiature e la gestione di centri di cura per la dialisi, riesce a realizzare elevate economie di scala e margini di profitto superiori rispetto alla media dei competitor. Per questa ragione gli analisti di Morningstar le assegnano un Economic moat nella misura di Medio. 

A favore dell’azienda tedesca giocano trend demografici importanti come l'invecchiamento della popolazione e la crescita delle patologie legate all’obesità, oltre che la sua espansione sui mercati internazionali. Le previsioni degli analisti per i prossimi cinque anni indicano una crescita media degli utili dell’8,5% e un payout ratio che dovrebbe stabilizzarsi progressivamente attorno al 30%. Inoltre, con la nomina del nuovo CEO sono attese nuove iniziative a partire dal 2023 che punteranno ad aumentare il valore dell’azienda. Il titolo ha ceduto oltre il 40% da inizio anno (all’1/12/2022) e al momento è scambiato a un tasso di sconto del 55% rispetto al fair value di 67 euro (report Morningstar aggiornato al 31 ottobre 2022) e offre un dividend yield del 4,55%.

Sanofi
Il titolo Sanofi ha guadagnato poco più del 2% da inizio anno (all’1/12/2022), ma continua a essere scambiato a un rapporto Prezzo/Fair value di 0,80 (report aggiornato al 31 ottobre 2022) e offre un dividend yield del 3,8%.

L’azienda farmaceutica può contare su un ampio portafoglio di farmaci e vaccini e una robusta pipeline di prodotti in fase di approvazione che le garantiscono una profittabilità superiore alla media. La maggior concorrenza sul mercato, anche da parte dei biosimilari, potrebbe tradursi nel lungo termine in un calo delle vendite di alcuni prodotti di punta come il Lantus, ma gli analisti di Morningstar sono fiduciosi che l’offerta del ramo vaccini e dei farmaci da banco dovrebbe continuare a garantire a Sanofi flussi di cassa sufficientemente elevati da permetterle di continuare a pagare il dividendo.

In base alle loro analisi, ci sono diversi elementi che promettono di spingere la crescita degli utili nei prossimi anni: il lancio del farmaco immunologico Dupixent e il forte radicamento nel settore dei farmaci per la cura della malattie rare, che promettono di aumentare la capacità dell’azienda di determinare i prezzi di vendita e quindi di sostenere i margini di profitto, e la sua ampia offerta nel segmento dei vaccini e dell’insulina, che la mettono in ottima posizione per cavalcare la crescita della spesa farmaceutica dei paesi emergenti. Le previsioni per i prossimi cinque anni indicano una crescita media degli utili del 10% e un payout ratio inferiore al 55%.

 

Clicca qui per leggere la metodologia con cui Morningstar assegna i rating sulle azioni.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Elekta AB Class B63,10 SEK2,10Rating
Fresenius Medical Care AG & Co. KGaA42,25 EUR1,95Rating
Sanofi SA93,17 EUR2,53Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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