La classifica degli Exchange traded fund (ETF) più seguiti dai lettori di Morningstar.it nel corso del quarto trimestre conferma l’interesse verso i prodotti azionari core, senza dimenticare i tematici. Gli investitori cercano anche di proteggersi dall’inflazione attraverso le strategie ad alto dividendo, i bond high yield e l’oro.
Il podio è stabile: al primo posto della Top 10 troviamo il fondo iShares Core MSCI World UCITS ETF, esposto ai mercati azionari globali. Segue in seconda posizione l’iShares Global Clean Energy UCITS ETF, focalizzato sul settore delle energie pulite. Chiude il podio l’iShares Core S&P 500 UCITS ETF USD (Acc) (EUR).
In quarta posizione troviamo l’Invesco Physical Gold ETC (EUR) (l’oro è da sempre visto come un bene rifugio in momento di grande incertezza), seguito da una new entry, lo SPDR® S&P US Dividend Aristocrats UCITS ETF Dis (EUR) e dal Vanguard FTSE All-World High Dividend Yield UCITS ETF USD Distributing (EUR). Le strategie ad alto dividendo, infatti, sono interessanti in un contesto di inflazione in aumento che erode il valore del patrimonio, oltre al fatto che storicamente tendono a resistere meglio alla volatilità.
Al settimo posto si piazza un altro azionario globale, il Vanguard FTSE All-World UCITS ETF USD Accumulation (EUR), seguito dal Lyxor MSCI World Health Care TR UCITS ETF - C-EUR, replicante di un paniere rappresentativo delle maggiori società farmaceutiche dei paesi sviluppati.
Chiudono la classifica dei 10 ETF più cliccati del quarto trimestre l’iShares € High Yield Corp Bond UCITS ETF EUR (Dist) – dopo un’annata molto complicata e con la maggior parte dei rialzi dei tassi forse alle spalle, gli investitori potrebbero infatti tornare sull’obbligazionario – e l’L&G Hydrogen Economy UCITS ETF-USD Acc (EUR), il quale offre agli investitori esposizione alle opportunità di investimento di lungo termine offerte dalla transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio e legata all’idrogeno (queste opportunità comprendono le tecnologie e le aziende che consentono la produzione di forme di idrogeno pulite e più economiche e quelle che si prevede svolgeranno un ruolo fondamentale nell'economia dell’idrogeno).
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