ETF, il low cost piace anche in mercati avversi

Jose Garcia Zarate (Morningstar): in una situazione difficile come quella del 2022, gli investitori hanno pensato di controllare ciò che potevano, ossia i costi. L’industria potrà ancora crescere negli anni a venire.

Johanna Englundh 30/01/2023 | 10:39
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Johanna Englundh: Benvenuti a Morningstar. L'interesse per le strategie di investimento passive è aumentato negli ultimi anni e gli ETF sono uno strumento a cui gli investitori possono guardare. Gli investitori europei lo hanno sicuramente fatto nel 2022. Con me oggi c'è Jose Garcia Zarate, direttore associato per la ricerca sulle strategie passive di Morningstar e ci fornirà alcune informazioni sul mercato europeo degli ETF.

Jose, il mercato europeo degli ETF si è dimostrato notevolmente resiliente nel 2022, con afflussi per 78 miliardi di euro. Perché pensi che gli investitori si stiano rivolgendo agli ETF nonostante il clima di mercato molto difficile che abbiamo avuto l'anno scorso?

Jose Garcia Zarate: Ciao Johanna. Grazie per avermi invitato. Sì, hai perfettamente ragione. Voglio dire, sono state condizioni di mercato molto impegnative. In realtà è stato un anno insolito in cui sia i mercati azionari che quelli obbligazionari sono scesi. Ciò ha creato condizioni molto difficili per i gestori attivi, perché la correlazione negativa tra azioni e obbligazioni sostanzialmente non ha funzionato l'anno scorso. Quindi, immagino che di fronte a una situazione così estrema e difficile, molti investitori avranno detto: beh, controlliamo almeno ciò che possiamo effettivamente controllare, e cioè le commissioni di gestione. Meno effettivamente paghi in commissioni, più riduci il downside. Penso, che la natura a basso costo dei fondi passivi sia stato un fattore-chiave in questo scenario, ed è per questo che molti investitori hanno scelto principalmente queste opzioni.

Englundh: Ok. Pertanto, il clima difficile in cui devono navigare i gestori attivi potrebbe aver spinto gli investitori a scegliere queste alternative a basso costo. Ma l'interesse non è in aumento solo per gli ETF in Europa, ma anche per i prodotti ESG. Hai individuato tendenze interessanti?

Garcia Zarate: Sì, tendenze davvero molto interessanti, perché il 2022 è stato un anno molto difficile per gli investimenti ESG in generale. L'unico posto in cui facevi soldi erano i combustibili fossili o cose che un fondo ESG standard non dovrebbe aver, come, non so, armi nucleari o materiale bellico. Pertanto, l'ESG nel suo complesso ha sottoperformato i fondi tradizionali eppure, praticamente più di due terzi di tutti i flussi netti che sono entrati nel mercato europeo degli ETF lo scorso anno sono andati nei prodotti ESG.

E per me, questo rivela una tendenza di lungo termine che consiste nel cambiamento strutturale dell'allocazione del capitale da parte degli investitori europei, che sono andati oltre la sottoperformance a breve termine e hanno assunto un’ottica di lungo termine sulla sostenibilità, perché pensano che questa sarà la via da seguire. L’evoluzione del panorama degli investimenti in Europa è supportata dai cambiamenti normativi, ma anche dal comportamento dell'investitore europeo, che è molto più consapevole delle tematiche ESG rispetto a quello di altre aree geografiche.

Englundh: Infine, pensi che gli ETF continueranno questa forte tendenza anche nel 2023?

Garcia Zarate: Ho già parlato con molti dei principali attori del settore degli ETF e il sentiment prevalente è di fiducia. Naturalmente, sono molto contenti di come sono stati in grado di navigare nelle condizioni di mercato molto difficili lo scorso anno e questo li mette in un'ottima posizione per affrontare effettivamente nuove sfide che potrebbero presentarsi. I messaggi chiave del low cost, come ho detto, probabilmente continueranno a risuonare tra gli investitori. La crescita dell'industria dei fondi passivi sta accelerando già da diversi anni, molto più forte negli Stati Uniti che in Europa, ma anche in Europa. E come ho detto, il clima è di generale soddisfazione e fiducia negli anni a venire.

Englundh: Grazie mille, Jose, per questo interessante panorama del mercato europeo degli ETF. Alla prossima volta, sono Johanna Englundh per Morningstar.

 

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Johanna Englundh  è un editore per Morningstar in Svezia.

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