Dopo un 2022 da dimenticare, il nuovo anno è iniziato bene per l'industria europea del risparmio gestito. Gli investitori hanno mostrato un sentiment positivo e hanno approfittato delle valutazioni interessanti dei mercati azionari e obbligazionari, versando 54,1 miliardi di euro nei fondi a lungo termine domiciliati in Europa a gennaio 2023, segnando il miglior risultato mensile in termini di flussi dal dicembre 2021.
Nel complesso, i mercati azionari hanno iniziato il 2023 su basi solide, con guadagni sui listini globali, spinti dalle aspettative che il ritmo dei rialzi dei tassi di interesse si attenui grazie al raffreddamento dell'inflazione. Anche la riapertura della Cina, dopo l'abbandono della politica Covid-zero a fine dicembre, ha contribuito a spingere l’ottimismo.
Il mese scorso i fondi azionari hanno registrato 25,3 miliardi di euro di afflussi netti, il miglior mese da gennaio 2022. Gli azionari globali a grande capitalizzazione e gli azionari dei mercati emergenti sono stati i più venduti all’interno dello spettro azionario, rispettivamente con 8,3 e 5,6 miliardi di euro di afflussi, così come i fondi azionari statunitensi a grande capitalizzazione e gli azionari Cina (2,6 e 2,4 miliardi di euro). D’altro canto, i fondi azionari a grande capitalizzazione del Regno Unito e d’Europa sono rimasti tra i più venduti, sulla scia delle decisioni della Banca centrale europea, che ha proseguito la sua retorica da falco.
I fondi obbligazionari hanno registrato il miglior mese in termini di flussi dal luglio 2021, con 33,7 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni nette. La maggior parte di questi afflussi ha riguardato fondi esposti alle obbligazioni societarie in euro, alle obbligazioni a termine, alle obbligazioni globali dei mercati emergenti e ai titoli di Stato in euro. Il contesto del reddito fisso è stato fortemente influenzato dal cambiamento di politica monetaria volto a smorzare le aspettative inflazionistiche. Il calo dei tassi registrato negli ultimi mesi indica probabilmente una maggiore fiducia nel fatto che l'inflazione sia stata contenuta, consentendo quindi un allentamento dei vincoli di politica monetaria.
Le strategie bilanciate hanno perso 2,9 miliardi di euro, segnando il sesto mese negativo in termini di flussi sugli ultimi otto. I fondi sulle materie prime hanno perso 689 milioni nel mese in riscatti netti. Ciò è dovuto principalmente al prelievo di 1,9 miliardi di euro dai prodotti sui metalli preziosi, la maggior parte dei quali ETC sull’oro. Allo stesso tempo, i fondi esposti alle materie prime energetiche hanno attirato 778 milioni di euro.
I fondi del mercato monetario hanno perso per strada 9,5 miliardi di euro, dopo aver registrato una raccolta da record nell’ultimo trimestre del 2022. Infine, il patrimonio dei fondi a lungo termine domiciliati in Europa è salito a 10,704 trilioni di euro alla fine di gennaio 2023, rispetto ai 10,348 trilioni di euro del 31 dicembre 2022.
Gestione attiva Vs gestione passiva
I fondi indicizzati a lungo termine hanno avuto una raccolta netta positiva per 28,2 miliardi di euro a gennaio, contro i 25,8 miliardi incassati dai fondi a gestione attiva. I fondi alternativi e sulle commodity hanno subito riscatti da entrambe le parti, mentre i fondi azionari e obbligazionari sono stati in grado di attrarre afflussi sia verso i prodotti attivi sia verso quelli passivi. I fondi passivi a reddito fisso, in particolare, hanno vissuto il miglior risultato mensile in termini di flussi di sempre. (Morningstar ha iniziato a raccogliere dati di raccolta in Europa nel 2007).
La quota di mercato dei fondi passivi a lungo termine si è attestata al 24,24% a gennaio 2023 dal 22,35% di gennaio 2022. Se si includono i fondi monetari, che sono di dominio dei gestori attivi, la quota di mercato degli indicizzati si attesta al 20,23%, dal 19,93% di 12 mesi prima.
L’onda sostenibile
I fondi che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 8 del regolamento europeo SFDR hanno registrato il miglior mese in termini di flussi dal dicembre 2021, raccogliendo 24 miliardi di euro a gennaio. Il mese scorso, inoltre, gli investitori hanno versato 2,6 miliardi nelle strategie “verde scuro” (articolo 9).
Negli ultimi mesi, i gestori patrimoniali si sono preparati ad attuare le norme tecniche di regolamentazione (RTS) del livello 2 della SFDR, entrate in vigore proprio nel gennaio 2023, che richiedono ai gestori di divulgare maggiori informazioni sugli approcci ambientali, sociali e di governance (ESG) dei loro fondi, sui rischi di sostenibilità e sull'impatto nei documenti precontrattuali e nelle relazioni periodiche. In vista di questo regime di divulgazione aggiornato, diversi gestori hanno rivisto le classificazioni dei loro fondi e hanno declassato molti prodotti da articolo 9 ad articolo 8: secondo Morningstar, tra ottobre 2022 e gennaio 2023, i fondi classificati come articolo 9 sono scesi a 862 da 1.058.
Le Sgr che hanno raccolto di più e di meno
Qui sotto le dieci società di gestione che hanno raccolto di più e di meno in Europa a gennaio, con il dettaglio tra gestione passiva e attiva.
Scopri quali categorie, fondi e società hanno raccolto di più o di meno. Clicca qui per scaricare il report completo.
Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 20 febbraio 2023. Sono stati inclusi circa 31.300 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 2.900 società di fondi in più di 36 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. Clicca qui per scaricare la metodologia.
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