È passato un anno da quando è scoppiata la guerra in Ucraina e da quel momento sono cambiate molte cose nei mercati di tutto il mondo. Il periodo si è caratterizzato per l’elevata volatilità, la grossa incertezza e per la rapida crescita dell’inflazione, ma abbiamo assistito anche alla forte ascesa delle quotazioni del petrolio e del gas e alla frenesia degli investitori nel posizionarsi sull’industria delle armi.
Questo entusiasmo ha stimolato un enorme aumento dell’attività di venture capital nel settore aerospaziale e della difesa europeo. Stando ai dati forniti da Morningstar PitchBook (società che raccoglie i dati relativi alle operazioni di private equity e venture capital), le aziende del comparto hanno raccolto oltre 30 miliardi di dollari nel 2022, un risultato tre volte più alto di quello registrato l'anno precedente.
L'instabilità geopolitica, i forti aumenti dei budget per la difesa da parte dei governi nazionali e la ripresa dei viaggi aerei commerciali hanno contribuito a un rinnovato interesse per l'industria aerospaziale e della difesa. Per questo motivo abbiamo deciso di fare un focus sugli affari che si sono conclusi nel settore dall'inizio del conflitto.
I dati di Morningstar PitchBook rivelano che in termini di capitali raccolti, i risultati del 2022 sono stati tre volte superiori sia a quelli del 2018 che a quelli del 2021, i due migliori anni mai registrati (entrambi con circa 10 miliardi di dollari investiti). La maggior parte dei 33,63 miliardi di dollari raccolti proviene da fusioni e acquisizioni (22 miliardi di dollari), ma anche il private equity (PE) e il venture capital (VC) sono cresciuti significativamente rispetto agli anni precedenti. Le operazioni di PE hanno raggiunto da sole quasi 10 miliardi di dollari, mentre le operazioni di VC hanno superato la soglia del miliardo di dollari per la prima volta raggiungendo quota 2,38 miliardi di dollari.
Va precisato che queste cifre si riferiscono solo alle operazioni per le quali Morningstar PitchBook è in possesso dei dati.
Successo in Borsa per i big del settore
Se è vero che si sono raccolti molti capitali nel mercato privato, è anche vero che i corsi delle società quotate sono saliti vertiginosamente. Dall'invasione russa dell'Ucraina, i titoli dei sei più grandi operatori europei del settore difesa, BAE Systems (BA.) nel Regno Unito, Thales (HO) e Dassault Aviation (AM) in Francia, Leonardo (LDO) in Italia, Rheinmetall (RHM) in Germania e Saab (SAAB B) in Svezia, hanno registrato rialzi tra il 35% e il 136%. BAE Systems ha pubblicato recentemente i risultati dell'intero anno, rivelando che il 2022 è stato un anno record per gli ordini ricevuti.
In base ai dati Morningstar PitchBook, Rheinmetall è il principale acquirente europeo nel settore aerospaziale e della difesa. La sua acquisizione di EXPAL Systems per 1,2 miliardi di dollari è stato uno dei più grandi affari del 2022. EXPAL Systems è un produttore di munizioni di precisione e l'obiettivo di questa operazione è stato proprio quello di rafforzare il posizionamento in questo business.
La svedese Saab è un altro dei principali acquirenti nel settore aerospaziale e della difesa, anche se il suo ultimo deal è datato 2020.
Inoltre, vale la pena ricordare altri due accordi siglati al di fuori dei confini europei: l’acquisizione di Aerojet Rocketdyne da parte di L3Harris per 4,7 miliardi di dollari e l'acquisizione della britannica Meggitt da parte della società statunitense Parker Hannifin.
Fioccano deal anche nel settore aerospaziale
Il settore della difesa non è l’unico ad essere in fermento. Da febbraio 2022 sono stati annunciati in totale 40 deal in Europa e il più grande è stato proprio nel settore aerospaziale, ovvero l'acquisizione da parte di SMBC Aviation Capital della società di leasing di aeromobili Goshawk Aviation che è stata annunciata a maggio e poi completata pochi giorni prima di Natale.
Con 11 acquisizioni, per un valore complessivo di 9,09 miliardi di dollari, Safran è il secondo operatore più attivo nel comparto aerospaziale e della difesa subito dietro Rheinmetall. In base alle stime degli analisti, i produttori di apparecchiature nel settore aerospaziale hanno prospettive di crescita interessanti in quanto sono destinati a beneficiare dei contratti di manutenzione di una larga base già installata, oltre alla vendita di nuovi apparecchi.
Cosa succede in Russia?
Vanno segnalate anche le 10 operazioni effettuate da Russian Helicopters. L’azienda attiva nella produzione e vendita di elicotteri commerciali e militari, che era già stata inserita nella lista delle società sanzionate dall’Unione Europea, a marzo 2022 è stata aggiunta anche nella lista Specially Designated Nationals And Blocked Persons (SDN) degli Usa in quanto operante nel settore della difesa della Federazione Russa.
Il Regno Unito guida il mercato europeo
Storicamente, la maggior parte delle operazioni all’interno del settore sono state finalizzate nel Regno Unito. In base ai dati raccolti da Morningstar PitchBook dagli anni ’30, in questo mercato sono stati siglati 733 deal per un valore di 45 miliardi di dollari. La Francia è al secondo posto con 514 accordi per un valore di 24 miliardi di dollari.
Germania e Russia sono al terzo e quarto posto, rispettivamente con 292 e 254 deal (per un valore di 9,9 e 6,5 miliardi di dollari), anche se Paesi Bassi e Irlanda vantano un flusso di capitali maggiore (rispettivamente, 14 miliardi e 13 miliardi di dollari). L'Ucraina, invece, è nelle ultime posizioni per valore complessivo dei deal conclusi.
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