Le principali piazze europee hanno chiuso in ribasso, venerdì, coi titoli bancari di Piazza Affari trascinati dalle turbolenze d'oltreoceano, dove il crollo del prezzo delle azioni della Silicon Valley Bank ha causato svendite di azioni in tutto il settore alla riapertura di oggi.
Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso dell'1,6% a 27.281,96, il Mid-Cap ha ceduto l'1,5% a 43.748,23, lo Small-Cap ha perso l'1,2% a 30.165,49 e l'Italia Growth termina in calo dello 0,5% a 9.436,97.
In Europa, il CAC 40 di Parigi è in rosso dell'1,3%, il FTSE 100 di Londra è in ribasso dell'1,7%, mentre il DAX 40 di Francoforte cede l'1,3%.
Inoltre, negli USA il tasso di disoccupazione è salito al 3,6% a febbraio, rispetto al minimo di 50 anni del 3,4% visto a gennaio e al di sopra delle aspettative del mercato del 3,4%.
L'economia statunitense ha creato inaspettatamente 311.000 posti di lavoro a febbraio, ben al di sopra delle previsioni di mercato di 205.000, e dopo una revisione al ribasso di 504.000 a gennaio.
"I mercati statunitensi hanno subito il peso maggiore delle vendite di oggi, ma i grandi perdenti sono stati gli indici europei, che hanno registrato perdite intorno al 2% - commenta Chris Beauchamp di IG -. Banche e altri finanziari hanno guidato il declino, rispecchiando le mosse viste ieri a Wall Street. Anche se sembra che questa risposta istintiva sembri finita, non è certamente saggio ostacolare la valanga di vendite, che sembra improbabile che si esaurisca presto".
La testimonianza di Powell di martedì e mercoledì davanti al Congresso aveva spinto verso un aumento di 50pb "ma i dati sugli utili più bassi e un tasso di disoccupazione in aumento hanno visto le previsioni tornare a 25pb. La volatilità è di nuovo in aumento e, sebbene le azioni abbiano fatto un tentativo di ripresa, la cifra CPI della prossima settimana significa che gli investitori non possono ancora dormire sonni tranquilli", ha concluso l'analista.
Sul Mib, appunto, i bancari hanno la peggio, con FinecoBank fanalino di coda in rosso del 4,6%, BPER Banca in calo del 4,5%, Banca Mediolanum e UniCredit in ribasso del 3,5% e 3,1%.
Buzzi Unicem è tra i pochi in verde col 3,0%, dopo aver diffuso venerdì un comunicato stampa in cui menziona la "campagna denigratoria intrapresa da inizio febbraio che mira a incrinare la reputazione della società", come spiega la società.
"I contenuti diffusi dalle organizzazioni affermano che Buzzi Unicem è in qualche modo coinvolta nelle attività svolte dalla controllata SLK Cement, società corrente in Russia, tendenti a sostenere la guerra di aggressione contro l'Ucraina".
Bene anche Leonardo che dopo i conti avanza col 2,9%. Nel 2022 la società ha riportato un utile netto di EUR932,0 milioni in crescita del 59% rispetto a EUR687,0 milioni del 2021. Il cda ha inoltre fatto sapere che proporrà un dividendo in linea con l'anno precedente, pari a EUR0,14 per azione.
Italgas avanza con l'1,7% dopo aver approvato giovedì i risultati consolidati al 31 dicembre 2022, riportando ricavi per EUR1,54 miliardi in crescita del 12% rispetto a EUR1,37 miliardi del 2021.
Inoltre, il cda ha deliberato di proporre all'assemblea degli azionisti, la distribuzione di un dividendo di EUR0,317 euro per azione in aumento del 7,5% rispetto al 2021, quando era di EUR0,295.
CNH Industrial è invece dall'altra parte del listino e chiude in rosso del 3,9%. Giovedì ha fatto sapere di aver acquistato, tra il 28 febbraio e il 2 marzo, 443.313 azioni proprie.
Le azioni sono state rilevate al prezzo medio di EUR15,45 circa per un totale di EUR7,2 milioni.
Male anche Prysmian, che termina in contrazione del 4,3% dopo aver ricevuto da Kepler Cheuvreux una raccomandazione 'buy' e un prezzo obiettivo alzato a EUR45,00 da EUR38,00. Giovedì la società ha approvato i risultati al 31 dicembre 2022 riportando un balzo in avanti dell'utile netto passato a EUR509,0 milioni da EUR310,0 dell'anno precedente.
Sul Mid-Cap, i ricavi consolidati di Datalogic sono saliti del 9,5% nel 2022, come reso noto giovedì dalla società, toccando quota EUR654,6 milioni rispetto a EUR597,8 milioni realizzati al 31 dicembre 2021; a cambi costanti, il fatturato risulta in aumento del 4,4%. Il titolo chiude in rosso del 2,3%.
Safilo Group - in rosso del 3,2% - ha fatto sapere giovedì di aver approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2022, riportando un importante miglioramento di tutti i principali indicatori economici e un utile netto di gruppo adjusted pari a EUR58,3 milioni rispetto a EUR27,4 milioni nello stesso periodo dello scorso anno.
Le vendite nette nel periodo ammontano a EUR1,07 miliardi, in crescita dell'11% rispetto a EUR969,6 milioni al 31 dicembre 2021.
Tutti i principali indicatori del conto economico semestrale di Danieli & C - in verde dello 0,6% è tra i pochi rialzisti - sono migliorati alla fine del primo semestre dell'esercizio della società che finirà l'ultimo giorno di giugno.
I ricavi operativi sono cresciuti del 20% a EUR1,87 miliardi a fine dicembre del 2022 da EUR1,56 miliardi dello stesso periodo dell'esercizio precedente.
Sullo Small-Cap, Tesmec - su dello 0,1% - ha approvato venerdì il progetto di bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato 2022 riportando ricavi per EUR245,2 milioni in crescita dai EUR194,3 milioni del 2021.
L'utile netto ammonta a EUR7,9 milioni in forte aumento dagli EUR1,2 milioni registrati nel 2021.
Digital Bros si piazza in fondo con un calo del 9,2% dopo aver approvato giovedì la relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 2022, riportando ricavi in crescita dell'8,1%, passati a EUR59,8 milioni da EUR55,3 milioni dello stesso periodo dell'anno precedente.
L'utile netto del periodo ammonta a EUR11,0 milioni da EUR10,4 milioni dei primi sei mesi dell'esercizio 2021-2022.
Male anche TXT e-solutions, in rosso del 5,2%. La società ha fatto sapere giovedì di aver acquistato 18.500 azioni tra il 20 e il 28 febbraio 2023.5fq2
Le azioni sono state rilevate al prezzo medio di EUR18,00 per un controvalore complessivo di EUR333.163,82.
Tra le PMI, vola Bene High Quality food, che chiude in rialzo del 25%.
Farmacosmo cede l'8,4%. Giovedì sera ha comunicato di aver sottoscritto un accordo vincolante per l'acquisizione di una partecipazione di maggioranza pari al 51% del capitale sociale di Telepsicologia Srl, detenuta al 51% dal Professore Marco Pacifico e al 49% da CEPIB Formazione & Ricerca Srls.
Visibilia Editore cede il 15% il giorno dopo aver fatto sapere che, ieri, si è svolta l'udienza nell'ambito del procedimento promosso congiuntamente dagli azionisti nei confronti degli amministratori e degli ex componenti del collegio sindacale, con l'intervento di BDO Italia Spa quale revisore legale e con la partecipazione della società, nella persona del curatore speciale, Massimo Fabiani. Nel corso dell'udienza, si è dato atto dell'avvenuta sostituzione dei componenti del cda e, all'esito della discussione, il Tribunale ha riservato la decisione in ordine alla possibile prosecuzione - e alle relative eventuali modalità- del procedimento.
A New York, il Dow è in rosso dello 0,3%, il Nasdaq cede lo 0,6%, mentre l'S&P 500 arretra dello 0,4%.
Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0658 contro USD1,0581 di giovedì in chiusura. La sterlina vale invece USD1,2045 da USD1,1927 di giovedì sera.
Tra le commodity, il Brent vale USD81,92 al barile contro USD83,25 al barile di giovedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.856,97 l'oncia da USD1.827,74 l'oncia di giovedì in chiusura.
Il calendario economico di lunedì, alle 0050 CET, dal Giappone arriverà l'indice BSI del sentimento dei grandi produttori manifatturieri.
Alle 1100 CET si terrà la riunione dell'Eurogruppo mentre alle 1500 CET, in Francia, si svolgeranno le aste di BTF a tre, sei e dodici mesi.
Alle 1600 CET, dagli USA arriveranno le aspettative di inflazione dei consumatori e si terranno le aste dei buoni del Tesoro con scadenza a tre e sei mesi.
Sul fronte societario italiano, sono attesi i risultati di diverse società quotate tra cui Assicurazioni Generali, Avio, CIR, Tod's e De' Longhi.
Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter
Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.