Lukas Strobl: Per usare un eufemismo, siamo in tempi turbolenti per quanto riguarda il credito europeo. L'anno scorso è stato abbastanza volatile e ora le banche della regione, che rappresentano un'ampia coorte di emissioni investment grade, stanno affrontando una crisi di fiducia. Detto questo, i tempi turbolenti sono spesso momenti in cui vale la pena scegliere una gestione attiva. Sono qui oggi con l'analista Shannon Kirwin, che copre le strategie obbligazionarie per Morningstar. Shannon, è davvero il momento di investire nel credito europeo?
Shannon Kirwin: Ciao Lukas. In qualità di analista del Manager research team, non mi concentro sulle scommesse di market timing. Il mio compito consiste più nell'identificare le strategie che riteniamo possano sovraperformare a lungo termine e incoraggiamo gli investitori a rimanere in una strategia per un intero ciclo di mercato. Detto questo, per qualcuno che sta guardando il proprio portafoglio in questo momento, data la volatilità che stiamo vedendo e i titoli spaventosi dei giornali, c’è da dire che il credito investment grade è molto di più robusto di quanto molti investitori pensino.
Prima di tutto, gli spread si sono allargati notevolmente nel 2022 nel settore societario e da allora non abbiamo visto variazioni significative. C'è stato un certo restringimento, ma gli spread sono ancora ben al di sopra dei loro livelli storici. Quindi, da questa prospettiva, possiamo dire che c’è un po’ di valore nel credito societario. D'altra parte, hai fatto riferimento ai titoli di giornale sulla volatilità del mercato ed è importante ricordare a noi stessi che negli investimenti, la volatilità è una parte normale del processo. E infatti, la volatilità è dove molti gestori vedono le migliori opportunità per aggiungere valore.
Questo non vuol dire che non ci siano molti fattori in questo momento che renderanno il credito investment grade sfidante nei prossimi due mesi. Ci sono molte aree di imprevedibilità, ad esempio, non è chiaro come si svilupperà l'inflazione. Non è chiaro quanto la BCE dovrà alzare i tassi per abbassare l'inflazione, il che potrebbe innescare una recessione. Si parla di Credit Suisse e alcune incertezze che circondano il settore finanziario dopo un paio di fallimenti di grandi banche negli Stati Uniti. Ma d'altra parte, qualcosa che sentiamo ripetere più e più volte dai gestori del credito europei è che se si guarda effettivamente all'universo degli emittenti in questo settore, sono molto meglio posizionati per resistere a un ambiente recessivo rispetto al passato.
Quindi, da un lato, i bilanci societari sembrano un po' migliori rispetto a quelli storici e poi le banche europee in effetti sono in media molto meglio capitalizzate rispetto al passato. Quindi, questo in realtà fornisce molte prove del fatto che ci sono opportunità da cogliere all'interno del settore corporate europeo e infatti, i mercati volatili sono il tipo di ambiente in cui un gestore attivo può aggiungere valore. Quando i mercati sono sotto stress, le aziende che hanno bilanci più sani tendono a sovraperformare, mentre quelle più deboli fanno fatica a mantenere loro rating creditizio. Quindi, per un gestore che si è effettivamente impegnato nella selezione degli emittenti più forti, questo potrebbe essere il tipo di ambiente in cui effettivamente può sovraperformare.
LS: Dove sono questi manager? Ci sono delle strategie che vuoi seganalare in questa fase?
SK: Certo. Ci sono un certo numero di strategie che valutiamo positivamente in questo spazio. Una che vorrei evidenziare è Robeco Euro Credit Bonds. Questa è una strategia gestita attivamente. Il team di gestione degli investimenti combina sia l’approccio top-down sia l’analisi delle singole aziende. Da un lato hanno un team molto ampio di analisti del credito, più di 20, che hanno grande familiarità con le società in cui investono. E poi allo stesso tempo hai un grande team di gestori di portafoglio che sono molto concentrati sulla gestione del beta di mercato dei loro fondi e sull'essere attivi. Quindi potresti vedere questa strategia essere un po’ più esposta ai derivati o ad alcuni prodotti CDS indicizzati al fine di gestire la parte top-down del portafoglio. Quindi questa è una strategia che ha il nostro rating. Le valutazioni vanno da Silver per le classi di azioni più economiche fino a neutrali per quelle più costose.
C'è un'altra strategia che vorrei menzionare. È uno stile leggermente diverso. Schroder ISF EURO Corporate Bond. Questa strategia è un po' più aggressiva. Mentre Robeco tende a mantenere un portafoglio più diversificato, Schroders si assume un po' più di rischio di credito. Ma ancora una volta, i gestori hanno un'enfasi molto forte sulla selezione bottom-up, quindi conoscono davvero le emissioni. Questo fondo ha un Analyst Rating pari a Silver per la sua classe di azioni più economica.
LS: Queste strategie hanno in portafoglio i bond di Credit Suisse?
SK: Entrambi sembrano avere una certa esposizione in base ai dati di portafoglio che abbiamo. Credit Suisse è un emittente molto importante negli indici societari investment grade europei. Quindi è presente sia i portafogli attivi che passivi, perché è un componente importante dell'indice. L'esposizione di Robeco è piuttosto piccola: circa 12 punti base o giù di lì a fine gennaio 2023. Riguardo Schroders, i dati sono a fine 2022 e mostrano un'esposizione di circa 50 punti base. Questi numeri si confrontano con quelli di alcuni prodotti passivi che tracciano gli indici in questo ambito e si aggirano intorno a 70-80 punti base. Quindi non sono esposizioni che ci fanno suonare il campanello di allarme.
LS: La gestione attiva sembra essere la chiave quando le cose diventano difficili. Shannon, grazie per averci spiegato la situazione. Per Morningstar, sono Lukas Strobl.
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