DBRS Morningstar ha messo sotto revisione il rating di UBS “con implicazioni negative”. In precedenza, la valutazione era pari ad AA (low). L’agenzia di rating ha anche abbassato il giudizio sulla banca Credit Suisse a “Selective default” da BBB con trend negativo (l’intero gruppo Credit Suisse ha subito un analogo downgrade).
Entrambe le decisioni sono dettate dall’annuncio di acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS, “a seguito di una crisi di fiducia in Credit Suisse, che ha portato le autorità svizzere a coordinare i negoziati tra i due istituti”, si legge in una nota di DBRS Morningstar.
Perché UBS è finita sotto revisione
Per quanto riguarda UBS, l’agenzia di rating pensa che sia difficile in questa fase valutare l’impatto complessivo dell’operazione. “Sebbene UBS abbia solide basi finanziarie, DBRS Morningstar ritiene che questa acquisizione crei rischi potenzialmente significativi legati all'esecuzione della fusione”, dice Vitaline Yeterian, Senior Vice President.
“Le attività di Credit Suisse erano pari al 48% degli asset di UBS alla fine del 2022. Inoltre, Credit Suisse ha una serie di contenziosi pendenti e rischi operativi, in gran parte nella sua investment bank e i manager stavano attuando una ristrutturazione significativa”.
Durante la fase di revisione del rating, DBRS Morningstar esaminerà il piano finanziario e la strategia in modo da capire quali potrebbero essere gli impatti sul conto economico di UBS, compresi i ricavi post-integrazione e gli obiettivi di riduzione dei costi già annunciati e pari a 8 miliardi di franchi svizzeri entro il 2027.
Il giudizio di Credit Suisse scende a “Selective default”
Per quanto riguarda Credit Suisse, la decisione di abbassare il giudizio a “Selective default” deriva dall’azzeramento dei bond AT1 e riflette il fatto che la banca non è stata in grado di “adempiere gli obblighi finanziari su tali titoli”. Il termine “default selettivo”, significa che DBRS Morningstar “si aspetta che l’istituto di credito svizzero “continui a soddisfare in modo tempestivo gli obblighi sugli altri titoli”, si legge nella nota dell’agenzia.
L’agenzia di rating è convinta che l’acquisizione andrà avanti dal momento che il governo svizzero ha esercitato il suo “potere di emergenza” per facilitarne l’esecuzione, senza che l’operazione passasse per le necessarie approvazioni delle assemblee degli azionisti. Inoltre, sono state annunciate misure straordinarie a sostegno della transazione, dalla fornitura di liquidità illimitata da parte della banca centrale svizzera (SNB), oltre a una protezione di 9 miliardi di franchi da parte delle autorità in caso di perdite superiori ai 5 miliardi ipotizzati da UBS.
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DBRS Morningstar è la quarta più grande agenzia di rating del credito al mondo. È stata acquisita da Morningstar nel 2019. Le note sono di DBRS Ratings Ltd e non di Morningstar.
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