Enel, Eni, Poste & C., il mercato guarda già oltre le nomine dei nuovi vertici

Alcuni annunci hanno colto di sorpresa gli operatori, ma gli analisti preferiscono concentrarsi sui fondamentali societari.

Fabrizio Guidoni 18/04/2023 | 12:14
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piazza affari

La tornata di nomine fatte dal governo nei campioni quotati a Piazza Affari in cui lo Stato ha ancora un peso rilevante ha avuto un impatto a caldo molto diversificato sui vari titoli ma anche limitato sugli analisti degli istituti finanziari che nel giro di pochi giorni sono tornati a guardare i fondamentali di Enel, Eni, Leonardo, Poste e Terna. A freddo, la reazione degli esperti ha infatti avuto più le sembianze di una preferenza per i fatti che per i temi legati alla politica.

A finire sotto i riflettori è stata in particolare Enel. È qui infatti che si sono registrate le sorprese più grandi: l’entrata di Flavio Cattaneo al posto di Francesco Starace come amministratore delegato, affiancato da un presidente importante come Paolo Scaroni. Non hanno invece scosso i mercati le nomine per le altre quattro quotate pubbliche. Il governo è andato a convergere verso due riconferme e due cambi. In Eni, Claudio Descalzi, e in Poste Italiane, Matteo Del Fante, sono stati confermati per altri tre anni ai vertici. Invece, Roberto Cingolani prenderà il comando di Leonardo al posto di Alessandro Profumo mentre Giuseppina Di Foggia, unica donna, sarà ai comandi di Terna in sostituzione di Stefano Donnarumma.

Tra i big sottoposti alla revisione dei vertici aziendali, il titolo più colpito dalle vendite a caldo è dunque risultato Enel. Una delusione per il mercato che si è rapidamente trasformata in una risposta attiva da parte di una cordata di investitori rilevanti. Come ben spiegato in un precedente articolo di Alliance News, pubblicato su Morningstar.it, Enel è sì astrattamente soggetta al Golden power, ma bisognerà vedere come andrà l'assemblea di bilancio, nella quale verrà presentata anche la terza lista dei fondi, capeggiata da Covalis Capital, asset manager globale incentrato su infrastrutture, utility, energie rinnovabili, industria e materie prime. Non si tratta certo di un fondo speculativo, cosa che avrebbe allarmato il governo, ma di un azionista di lungo termine di Enel con una partecipazione dell'1% circa del capitale. In una nota, Covalis spiega che "l'incertezza che circonda il processo di nomina del consiglio di amministrazione contribuisce a far sì che le azioni di Enel vengano scambiate a sconto rispetto alle società del settore e che la società abbia un costo del capitale più elevato di quanto sarebbe altrimenti". Staremo a vedere cosa accadrà nell’assemblea dei soci in agenda per il 10 maggio.

Per ora, intanto, l’attenzione del mercato su Enel resta rivolta ai giudizi degli analisti. Gli esperti di Intesa Sanpaolo, che hanno un rating buy sul titolo con prezzo obiettivo a 6,4 euro, hanno diffuso un commento su quanto avvenuto: "Se un'uscita di Francesco Starace era stata ampiamente anticipata negli ultimi mesi e la sua sostituzione" alla carica di ad "era già scontata dal titolo, crediamo che la nomina di Flavio Cattaneo sia la meno adatta tra i nomi circolati sulla stampa nelle ultime settimane principalmente in termini di background di settore". Da parta sua,  Equita Sim ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 6,6 euro: "L'avvicendamento di Starace in Enel era atteso, ma la nomina di Cattaneo è comunque una novità. Sarà importante verificare la strategia che Cattaneo adotterà sia sul fronte dismissioni (nel piano industriale sono previste cessioni per 11,3 miliardi nel 2023 e 23 mld complessivi), sia sugli investimenti per la transizione energetica in Italia/sviluppo mercati internazionali". 

Le conferme su Poste Italiane
Se le nomine in Enel hanno lasciato un retrogusto amaro in bocca a una parte del mercato, la stessa cosa non è accaduta nel caso di Poste Italiane con Matteo Del Fante, proposto amministratore delegato di Poste per un terzo mandato. Sul titolo, Mediobanca Securities ha confermato la raccomandazione outperform. Gli esperti sottolineano che il top manager dal 2017 ad oggi "abbia significativamente trasformato il business del gruppo". Poste Italiane ha chiuso il 2022 con un risultato operativo di 2,29 mld, "più che raddoppiato rispetto al dato del 2017". Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 11 euro. Gli analisti considerano positivamente la conferma di Matteo Del Fante quale ad del gruppo, "dal momento che questo sosterrà la continuità della strategia della società e il raggiungimento degli obiettivi del piano 2024 Sustain and Innovate". Inoltre, "tenuto conto della forte esperienza di Silvia Rovere nel settore immobiliare, crediamo che la sua nomina alla presidenza" di Poste Italiane "possa accelerare la cristallizzazione del valore della proprietà immobiliare del gruppo".

Conferme sono arrivate anche da Banca Akros con la raccomandazione buy con prezzo obiettivo a 12 euro su Poste Italiane: "Del Fante è molto apprezzato dal mercato grazie ai risultati raggiunti", hanno scritto gli esperti, aggiungendo come la nomina possa dare maggior visibilità ai target finanziari e alla strategia di Poste Italiane.

Su Eni segnali positivi
A proposito di Eni, gli analisti si sono espressi in maniera positiva. Intesa Sanpaolo, nel confermare la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 17 euro ha accolto il nome di Claudio Descalzi come una notizia positiva, "dato il percorso di successo" del top manager. La conferma è importante per l’implementazione del piano industriale 2023-2026 recentemente presentato". Equita Sim, nel reiterare il giudizio buy e il prezzo obiettivo a 19,5 euro, ha precisato: "Riteniamo che la conferma di Claudio Descalzi quale ad del gruppo sia una notizia positiva ma ampiamente scontata in quanto era uno dei punti fermi del Governo Meloni nel round di nomine".

Sguardo al futuro per Leonardo e Terna
La nomina di Roberto Cingolani quale ceo di Leonardo è stata vista da Intesa Sanpaolo, che ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 14 euro, come “neutrale" dagli analisti. "Crediamo che il mercato avrebbe preferito un manager più coinvolto nel settore della difesa, ma notiamo che Cingolani è  stato chief technology e innovation officer di Leonardo dal 2019 al 2021"; inoltre, "dato che Leonardo è esposta a vari dossier del Pnrr, la nomina di Cingolani potrebbe essere rilevante per la società”.  Per Banca Akros, il cui giudizio sul titolo resta buy con prezzo obiettivo a 16 euro, la scontata nomina di Cingolani probabilmente vedrà Leonardo continuare il suo focus sui programmi di cybersecurity. 

Su Terna, invece, Equita Sim ha così commentato la scelta per la carica di ad del Ceo di Nokia Italia, Giuseppina Di Foggia: "Riteniamo sarà importante valutare le capacità del nuovo Ceo nel riuscire a mantenere i target di crescita del Piano industriale 2022-2025 e proseguire lo sviluppo della rete per accompagnare la transizione energetica". Ma la stessa Equita ha subito guardato oltre la nomina. Lunedì 17 aprile i suoi analisti sono stati pronti a emettere una valutazione di Terna che superasse la notizia del nuovo ad e che si concentrasse su elementi operativi, in questo caso di gestione finanziaria. "Equita Sim conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 8,2 euro sul titolo dopo che il gruppo venerdì ha lanciato con successo un bond da 750 mln con scadenza aprile 2029, con una cedola annuale pari al 3,625%. La domanda è stata pari a circa 4 volte l'offerta. "Si tratta di un'emissione con uno spread ragionevole e allineato alle nostre stime e conferma la capacità del gruppo di rifinanziarsi a costi ragionevoli".

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Enel SpA6,58 EUR0,29Rating
Eni SpA13,83 EUR0,73Rating
Poste Italiane SpA13,00 EUR0,58

Info autore

Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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