Income is back. Il reddito è tornato. E’ quello che si sente dire sui mercati finanziari dopo i rapidi rialzi dei tassi di interesse da parte delle banche centrali in Europa e negli Stati Uniti. Non c’è dubbio che le obbligazioni siano diventate più attraenti nell’ultimo anno, ma prenderanno il posto dei dividendi nel portafoglio degli investitori?
Lo abbiamo chiesto a Nicolò Bragazza, associate portfolio manager di Morningstar Investment Management (gruppo Morningstar).
Sara Silano: Nicolò Bragazza, in un contesto di più elevati tassi di interesse e mercati volatili, le obbligazioni sono da preferire alle azioni ad alto dividendo?
Nicolò Bragazza: In generale, in un contesto di volatilità elevata a causa di un aumento del rischio di recessione, naturalmente gli investitori propendono per aumentare l'allocazione del portafoglio in obbligazioni a spese della componente azionaria. Questo è dovuto al fatto che tendenzialmente le obbligazioni hanno flussi di cassa più stabili e sicuri. Tuttavia, non tutte le obbligazioni sono uguali ed è importante valutare bene la loro sensibilità al ciclo economico, al rialzo dei tassi e anche come la combinazione di questi differenti segmenti del mercato obbligazionario possano essere messi insieme in un contesto di più robusta costruzione del portafoglio.
Silano: Su quali tipi di bond deve dirigersi un investitore in cerca di un reddito cedolare?
Bragazza: Se un investitore ha come obiettivo la generazione di reddito, le obbligazioni ad alto rendimento sono una componente che definirei strutturale nella costruzione di un portafoglio. Ovviamente non sono le uniche a cui si può ricorrere per generare un reddito più elevato. Anche le obbligazioni dei mercati emergenti, sia in valuta locale che in valuta forte possono offrire dei redditi attraenti nei confronti di quelle dei Paesi più sviluppati. Ovviamente, quando si considera un investimento nei mercati emergenti è sempre opportuno valutare il profilo di rischio sia valutario che di credito.
Dall’altra parte, in un contesto di tassi negativi - come è stato fino a pochi mesi fa nell’Unione europea - abbiamo visto la crescita dei cosiddetti CoCo bond, che sono saliti alla ribalta delle cronache negli ultimi tempi e offrivano tassi cedolari molto più elevati degli altri bond. Qui, il senso comune ci viene in aiuto: se il rendimento offerto è elevato rispetto alle altre obbligazioni, significa che il rischio è più elevato e ciò deve essere attentamente ponderato nella costruzione del portafoglio.
Silano: Quale ruolo possono avere i titoli ad alto rendimento nell’attuale fase di mercato?
Bragazza: In questa fase di mercato come in molte altre, le obbligazioni ad alto rendimento sono da ritenersi per gli investitori che abbiano l'obiettivo di generare un reddito elevato nel loro portafoglio. Tuttavia, esse possono anche fornire due altri vantaggi all'interno di un portafoglio. Il primo è una minore sensibilità al rischio di tasso; il secondo è la possibilità di aggiustare il portafoglio alla volatilità dei mercati azionari tramite un minore beta rispetto al mercato azionario. Queste due componenti possono rivelarsi molto utili all’interno della costruzione del portafoglio, che voglia essere robusta rispetto a diversi scenari di mercato.
Silano: Nicolò Bragazza, grazie mille per la tua disponibilità oggi. Per Morningstar sono Sara Silano, grazie per averci seguito.
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