Borse, Milano maglia nera; tonfo MPS sul Mib

In calo anche le altre piazze europee a causa dello stallo della politica USA sul tetto del debito.

Alliance News 24/05/2023 | 18:11
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Insegna stradale di Piazza Affari

Le principali piazze europee hanno chiuso in calo mercoledì 24 maggio, con lo stallo della politica USA sul tetto del debito che crea tensioni sui mercati, mentre la scadenza per il default del debito dell'1 giugno si fa sempre più vicina.

"I modesti ribassi degli ultimi due giorni hanno subito un'accelerazione oggi, con bruschi cali su tutta la linea, mentre il sentiment continua a deteriorarsi, sollevando la questione se questo sia l'inizio di un rigetto del mercato che attiri l'attenzione dei legislatori statunitensi e generi l'urgenza necessaria per preservare l'integrità fiscale del governo degli Stati Uniti", ha commentato Michael Hewson, Chief Market Analyst di CMC Markets UK.

"Abbiamo assistito a una debolezza su tutta la linea con forti ribassi del DAX 40, FTSE 100 e CAC 40 mentre i mercati europei subiscono la loro più grande perdita di un giorno da marzo, con il FTSE 100 che scende sotto il minimo di aprile e ai livelli più bassi in sei settimane", ha aggiunto l'analista.

A Londra, inoltre, pesano anche gli ultimi dati sull'inflazione dei prezzi al consumo, che ad aprile è scesa all'8,7% su base annua, il valore più basso da marzo 2022, ma è rimasta più alta delle attese dell'8,2%.

Così, il FTSE Mib ha chiuso in rosso del 2,4% a 26.524,54.

Fra i listini minori milanesi, il Mid-Cap ha chiuso giù del 2,2% a 41.818,37, lo Small-Cap ha ceduto l'1,7% a 27.503,53 mentre l'Italia Growth ha finito in rosso dello 0,4% a 9.125,42.

Il FTSE 100 di Londra ha chiuso in rosso dell'1,8% a 7.627,10, il CAC 40 di Parigi ha ceduto l'1,7% a 7.250,40 mentre il DAX 40 di Francoforte è calato del 2,0% a 15.825,65.

Sul listino principale di Piazza Affari, tra i pochi rialzisti si piazza Mediobanca, in vetta con l'1,9% dopo che il consiglio di amministrazione mercoledì ha comunicato di avere approvato le linee guida del piano 2023-26. Come si legge nella nota diffusa, "il gruppo si pone obiettivi sfidanti e si conferma capace di generare crescita negli attivi redditizi: totale delle attività finanziarie a EUR115 miliardi, in rialzo dell'11% e AUM/AUA a EUR85 miliardi, su del 13%. Inoltre, gli impieghi alla clientela sono pari a EUR57 miliardi, su del 3%.

Seguono Prysmian, Tenaris e Moncler, che avanzano con lo 0,4%, 0,2% e 0,03%. Di poco sopra la parità anche Eni, che chiude il gruppo dei titoli in verde. Mercoledì la società del cane a sei zampe ha comunicato che il 15 maggio ha acquistato 726.423 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di EUR13,3531 per azione. Il controvalore complessivo è stato pari a circa EUR9,7 milioni.

Sul fondo finisce Banca Monte dei Paschi, in rosso del 7,1%, mentre cedono il passo anche Pirelli, Leonardo e STMicroelectronics, tutte in calo tra il 5,4% e il 5,0%, mentre Saipem arretra del 4,5% e CNH Industrial perde 4,4%.

Anche sul Mid-Cap prevale il rosso, con poche eccezioni. Si salvano solo Saras, Industrie De Nora e Maire Tecnimont, in rialzo dell'1,5%, 0,4% e 0,2%.

MFE-MediaForEurope ha fatto sapere mercoledì che il suo consiglio di amministrazione ha approvato i risultati del primo trimestre in cui è stato riportato un utile consolidati di EUR10,1 milioni da EUR2,7 milioni nello stesso periodo dell'anno precedente. Le azioni A cedono il 2,1% e le B il 3,6%.

Credito Emiliano - in rosso del 2,4% - ha lanciato lunedì la sua seconda emissione obbligazionaria green, destinata a investitori istituzionali e professionali, per un ammontare pari a EUR400 milioni.

L'emissione, in formato Senior Non Preferred, rappresenta il terzo strumento ESG lanciato sul mercato dal gruppo da inizio 2022.

Seco cede in chiusura il 3,1%. Come sottolinea mercoledì un focus di ProiezioniDiBorsa sul titolo Seco, "anche quando il settore tecnologico a inizio anno faceva faville, c'era un titolo che stentava. Potrebbero essersi create le condizioni per un allungo rialzista".

Di punti di forza il titolo Seco non è che ne abbia tantissimi sottolinea il team degli analisti di PdB. Tra questi, c'è sicuramente la forte crescita prevista per i prossimi anni. In base al consensus degli analisti che seguono l'azienda, l'utile netto per azione dovrebbe crescere notevolmente nei prossimi esercizi.

A sfavore del titolo, invece, "gioca la forte sopravvalutazione in termini di multipli di mercato.

Brunello Cucinelli - in rosso dell'1,6% - ha comunicato martedì di aver raggiunto un accordo con Chanel e con la famiglia Cariaggi per la cessione a Chanel di una quota del 18,5% del capitale di Cariaggi Lanificio Spa.

Sullo Small-Cap, Banca Profilo chiude in rosso del 3,2% dopo aver comunicato martedì che la controllante Arepo BP Spa e Twenty First Capital SaS, società di gestione francese di fondi di investimento alternativi e limited partner e portfolio manager del fondo di diritto francese Fonds Archimedes, hanno raggiunto un accordo vincolante condizionato per la compravendita di un numero di azioni di Banca Profilo detenute da Arepo pari al 29% del capitale sociale, al netto delle azioni proprie.

CIA guida il listino e raccoglie il 6,8% mentre Eukedos lo chiude con un ribasso dell'11%.

Tra le PMI, in vetta si piazza GO Internet, che chiude in rialzo del 35% e porta il prezzo a EUR0,12 per azione.

Iniziative Bresciane - in verde dello 0,6% - ha fatto sapere mercoledì che il consiglio di amministrazione della società ha approvato il progetto di fusione per incorporazione di Iniziative Mella Srl nella società.

Impianti - in rialzo del 2,2% - ha reso noto mercoledì che è stato completato il processo di assegnazione della seconda tranche dei warrantal 2025 la cui data stacco era il 22 maggio, con assegnazione gratuita a tutti gli azionisti, secondo il rapporto di 1 warrant ogni 4 azioni possedute, di 1,9 milioni di warrant.

Convergenze - che chiude in parità a EUR2,14 per azione - ha fatto sapere che è stata finalizzata l'acquisizione di un portafoglio clienti di Positivo Srl, società controllata da Convergenze al 100%, i cui effetti avranno efficacia a decorrere dall'1 giugno.

A New York, nella notte europea, il Dow sta cedendo lo 0,8%, il Nasdaq è in rosso dello 0,9%, mentre l'S&P 500 arretra dello 0,8%.

Tra le valute, l'euro passa di mano a USD1,0757 contro USD1,0778 di martedì in chiusura azionaria europea. La sterlina vale invece USD1,2366 da USD1,2425 di martedì sera.

Tra le commodity, il Brent vale USD78,24 al barile contro USD77,31 al barile di martedì sera. L'oro, invece, scambia a USD1.965,76 l'oncia da USD1.966,95 l'oncia di ieri sera.

Nel calendario macroeconomico di giovedì, alle 0800 CEST, è atteso il Prodotto Interno Lordo della Germania insieme al report della Gfk sul clima tra i consumatori tedeschi.

Alle 1430 CEST uscirà, negli USA, il PIL con il dato sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione.

Dal Canada, sempre alle 1430 CEST, arriveranno le vendite del settore manifatturiero.

A Piazza Affari, sono attesi i risultati trimestrali di DHH.

Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter

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