Pandemia, guerra in Ucraina, inflazione galoppante, recessione in vista. Negli ultimi anni non sono mancate le fonti di instabilità e incertezza e con esse sono aumentate le probabilità di prendere decisioni finanziarie basate su emozioni come paura, euforia o ansia. In una parola: irrazionali. Una situazione, questa, tutt’altro che rara nel mondo della gestione del risparmio, ma non solo.
Lo stress di far quadrare i conti, di mantenere un lavoro o di affrontare un debito può farci sentire ansiosi, depressi o addirittura senza speranza. È qui che entra in gioco il circolo vizioso tra salute mentale e denaro. Quando siamo in difficoltà emotiva, diventa più difficile gestire le nostre finanze in modo efficace, il che rischia di creare ulteriori danni sia a livello economico che psicologico. L’unico modo per spezzare questo circolo vizioso è avere una maggiore consapevolezza circa le proprie attitudini finanziarie.
A dirlo è un recente studio nato dalla collaborazione tra la fintech N26 (banca tedesca 100% online) e Alice Tapper, esperta di finanza comportamentale e fondatrice di Go Fund Yourself (GFY), una piattaforma sull’educazione finanziaria.
In occasione di questa ricerca, Tapper ha individuato sette consigli per gestire i contrattempi finanziari senza compromettere la propria salute mentale. L’esperta ha inoltre tracciato i sei profili finanziari più diffusi, che influenzano il rapporto con il denaro e dai quali dipendono le abitudini di spesa e risparmio, a supporto di una maggiore consapevolezza delle proprie attitudini.
Gestire serenamente le proprie finanze, sette consigli
Il primo suggerimento di Alice Tapper è quello di valutare la propria situazione finanziaria, cominciando con il fare un quadro chiaro delle entrate, delle spese, dei debiti e dei risparmi per capire con cosa si ha a che fare. Successivamente occorre creare un budget, un piano realistico che comprenda tutte le spese, dando priorità alle cose essenziali e che preveda di mettere da parte alcune risorse anche per il rimborso dei debiti.
La terza tappa dovrebbe coincidere con la ricerca di un aiuto professionale: un buon consulente può fornire una guida e un supporto per affrontare le sfide finanziarie. Con questo si dovrebbe poi sviluppare un piano che riesca a identificate i passi specifici da compiere per ridurre le spese, aumentare le entrate o gestire i debiti. Se necessario, poi, si dovrebbe comunicare con i creditori in maniera onesta, al fine di verificare che siano disposti ad aiutare con una riduzione del debito o un nuovo piano di pagamento.
Un altro punto importante è dare priorità alla cura di sé stessi, in particolare dedicando del tempo al proprio benessere mentale ed emotivo. Infine, è sempre utile costruire una rete di supporto, amici, familiari o conoscenti per condividere le proprie esperienze e imparare da chi si trova in situazioni simili.
I sei profili finanziari più comuni
Questo percorso, ovviamente, è una giuda generale e deve essere adattato alle proprie esigenze personali, anche perché ognuno di noi affronta le stesse situazioni in modo diverso.
La ricerca, infatti, ha individuato anche i sei profili psicologici più comuni tra i risparmiatori e gli investitori, mettendo a fuoco le loro caratteristiche principali e dando ai consulenti finanziari – o agli stessi investitori – alcune interessanti chiavi di lettura.
Dallo Stratega al Parsimonioso, passando per l’Edonista, le interviste condotte da Alice Tapper per N26 su un campione di oltre 1.000 persone hanno delineato le caratteristiche comuni e più diffuse quando si tratta di abitudini finanziarie, esigenze e paure.
Ognuno dei profili presenta attitudini molto diverse alla gestione dei propri risparmi, passando da chi predilige piani decennali a chi preferisce spendere in esperienze esclusive e acquisti di lusso. Questi, tuttavia, non sono una struttura immutabile e, anzi, capita che nel corso della vita il proprio profilo possa evolvere e trasformarsi. Comprendere a quale di questi sei profili si appartiene, però, è utile ad avviare un percorso di approfondimento e di autoconsapevolezza finanziaria. Vediamo quali sono nel dettaglio:
Lo stratega: quando si tratta di denaro, ama avere tutto sotto controllo ed è estremamente pragmatico. "Questo profilo è responsabile in maniera intuitiva quando si tratta di spendere ed è sempre il primo a cui rivolgersi quando si tratta di scoprire come migliorare lo stato delle proprie finanze", dice l’esperta. "Amante della pianificazione, affrontare imprevisti personali o economici può rappresentare una vera sfida per questo profilo".
Il parsimonioso: non sono solo bravi a risparmiare, sono anche i migliori a cui chiedere dove trovare il pasto più conveniente o quando iniziano i saldi in un negozio alla moda. "Chi rientra in questo profilo ha un vero e proprio superpotere per il risparmio", spiega Alice Tapper. "Anche se correre rischi finanziari può essere una sfida, chi ha questa personalità finanziaria predilige esercitare l'autocontrollo e rimandare la gratificazione".
L’edonista: tende a vivere la vita al limite delle proprie possibilità finanziarie. "L’amore per i piaceri della vita, tipico di questo profilo, è un ottimo promemoria per ricordarci che il denaro è, almeno in parte, fatto per essere goduto", dice l'esperta. A coloro che rientrano in questa categoria, Alice consiglia: "Finché si evitano i debiti e si fa un buon piano di risparmio, si dovrebbe essere a posto".
Il distaccato: la gestione o anche solo il pensiero delle proprie finanze non rientrano tra le sue priorità. Chi rientra in questo profilo si preoccupa molto di più di vivere esperienze significative e di essere all'altezza dei propri valori. "Finché il loro atteggiamento spensierato non diventa troppo estremo, anche il distaccato ci ricorda che il denaro non è tutto", afferma Alice Tapper.
L’ambizioso: si impegna in maniera costante per imparare e ottenere sempre di più, soprattutto quando si tratta di soldi. Il successo finanziario è per questo profilo una profonda fonte di orgoglio e per ottenerlo è pronto a fare il passo più lungo della gamba. "Se da un lato l’ambizioso ama mostrare il proprio status socio-economico, dall'altro ha sempre un occhio di riguardo per i propri amici e i propri cari", afferma l'esperta. "Le ragioni dell'ambizione e dell’amore per il denaro di questo profilo derivano spesso dall'aver sperimentato l'insicurezza finanziaria durante la crescita".
L’indipendente: investe soprattutto nel proprio futuro, ad esempio risparmiando per fondare una start-up o per godersi la vita. Il successo finanziario per questo profilo è uno strumento per ottenere una vita autonoma: “È importante pensare in grande, ma a volte l’indipendente ha bisogno di tornare con i piedi per terra”, suggerisce Alice Tapper.
E tu, a quale profilo appartieni?
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