Grande apprezzamento per i risultati trimestrali sopra le attese, accolti con aggettivi molto positivi dagli analisti, ma nessuno, o quasi, impatto positivo sui giudizi degli esperti stessi sul titolo. Questa, in sintesi, la fotografia della risposta del mercato alla trimestrale di Assicurazioni Generali. In realtà, il titolo a caldo ha reagito con una forza relativa positiva rispetto al mercato, ma la dimostrazione di forza ha avuto vita breve.
I numeri della trimestrale
Su una cosa il mercato concorda nel suo complesso: Generali ha iniziato il 2023 con risultati positivi, beneficiando in particolare anche dei nuovi principi contabili adottati dalla società. A livello di gruppo ha archiviato premi complessivi per 22,16 miliardi di euro, per un utile operativo a 1,82 miliardi di euro, dato leggermente sopra alle attese, con una crescita del 22% su base annuale.
Il coefficiente di solvibilità "Solvency Ratio", misura del livello di patrimonializzazione della compagnia, si attesta a un più che soddisfacente 227%, in sostanza in linea con le attese. L'utile netto normalizzato risulta in crescita del 50% annuo a 1,22 miliardi, potendo sfruttare il buon andamento operativo, l’applicazione dei nuovi principi contabili e il capital gain riconducibile alla cessione di asset immobiliari per 193 milioni. La generazione di capitale appare molto solida nel primo trimestre del 2023, a 1,5 miliardi di euro, con una posizione di cassa a livello di holding a 4 miliardi a fine marzo scorso.
A livello del settore Vita, il management ha sottolineato che i trend di raccolta hanno evidenziato un marcato miglioramento ad aprile e maggio, con Generali che sta lanciando nuove gestioni separate da offrire ai clienti. Anche sul fronte del ramo Danni i conti fanno meglio delle attese con premi a 8,925 miliardi di euro, in crescita del +10% annuo, ma soprattutto con un risultato operativo a 847 milioni di euro, in crescita del 75% su base annua e meglio delle attese attestate a 760 milioni di euro. I vertici della società hanno voluto anche fare chiarezza sugli impatti delle alluvioni in Emilia Romagna, spiegando che sono stimati essere inferiori a 100 milioni.
Dati buoni ma non abbastanza convincenti
In una nota sui risultati trimestrali, Henry Heathfield, analista azionario di Morningstar, mette in evidenza che Generali ha registrato buoni guadagni per il primo trimestre del 2023. “Anche se il bilancio continua a non piacere, riteniamo che la posizione patrimoniale dell'azienda stia migliorando. Inoltre, con il livello di patrimonio netto più elevato in base alle nuove regole contabili, la società è attualmente sulla buona strada per offrire un rendimento del capitale proprio di circa il 17% e margini più elevati in futuro" scrive l’esperto. Che aggiunge: “al momento ci piacciono le prospettive di profitto, ma rimaniamo cauti sulla posizione patrimoniale, principalmente perché il debito rimane elevato e riteniamo che la società abbia sensibilità elevate. Manteniamo la nostra stima del fair valute di 21 euro per azione e la nostra valutazione di nessun Economic moat. Abbassiamo il nostro rating sull'allocazione del capitale a scarso e aumentiamo il nostro rating di incertezza a medio, poiché l'inflazione rimane e le domande sulla crescita incombono”.
La trimestrale non seduce
La maggior parte degli analisti già prudenti sul titolo ha mostrato apprezzamento per i numeri di Generali, ma quasi nessuno li ha trovati sufficientemente convincenti per portare in positivo il proprio giudizio. Secondo gli analisti di Websim, "Generali ha confermato tutti i target di piano con il focus che rimane sulle metriche di generazione di cassa che non sono impattate dai cambi contabili. I dividendi attesi sono per un totale di 5,2/5,6 miliardi di euro nel triennio 2022/2024 dove vediamo spazi di miglioramento in assenza di turbolenze di mercato ma che riteniamo verranno decisi nell’ultimo anno di piano”. Il giudizio degli analisti sul titolo è rimasto "neutrale", con target price 18,50 euro.
Anche nomi importanti nel mondo degli investimenti come JP Morgan e Citi scelgono di rimanere prudenti sul titolo. Il primo conferma la raccomandazione neutral e il prezzo obiettivo a 20 euro su Generali Ass. I conti trimestrali per gli analisti sono stati "solidi", con un risultato operativo del 31% al di sopra delle loro attese. Da parte sua, Citi conferma la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 18,8 euro. I numeri trimestrali "ci sembrano buoni, con un primo trimestre in generale più forte del previsto a livello operativo sia nel Vita, sia nel Danni", spiegano gli analisti.
Giudizio hold confermato anche da parte di Equita Sim anche se con un prezzo obiettivo più alto a 20 euro su Generali Ass. dopo i conti del primo trimestre. "Forte crescita anno su anno dell'utile operativo, interamente guidata dal business Danni", sottolineano gli analisti. Situazione analoga per gli esperti di Jefferies che rilanciano la raccomandazione hold e il prezzo obiettivo a 18 euro dopo i conti trimestrali. "Risultati resistenti", commentano a caldo gli analisti, secondo cui il gruppo ha "performato bene nel primo trimestre".
Restano addirittura negativi gli analisti di Morgan Stanley che sul titolo hanno un giudizio underweight con target price a 18 euro. I dati trimestrali appaiono "forti". Gli esperti evidenziano come l'utile sia "ben oltre le nostre attese".
Gli analisti ottimisti
Anche gli analisti già positivi sul titolo non colgono l’occasione della trimestrale per migliorare a caldo i giudizi. Kepler Cheuvreux conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 22 euro su Generali Ass. I conti trimestrali hanno evidenziato un utile operativo del 3% superiore alle attese degli analisti, che citano il "forte" risultato del Vita. Gli esperti di Berenberg confermano il rating buy sul titolo, con un target price di 23,5 euro.
Banca Akros conferma la raccomandazione accumulate sul titolo, con prezzo obiettivo a 20,5 euro dopo i conti del primo trimestre "forti e coerenti con il piano" e con le sue attese.
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