I prezzi del petrolio hanno accelerato ulteriormente venerdì 14 luglio poiché la scarsità dell'offerta energetica globale ha fatto salire i prezzi, con il mercato orientato a una pausa dei tassi di interesse statunitensi dopo la riunione di luglio.
Venerdì, un barile di Brent ha raggiunto USD81,22, in rialzo da USD80,31 della stessa ora di giovedì. Il West Texas Intermediate è salito a USD76,78 al barile da USD75,86.
Le interruzioni dell'approvvigionamento energetico - tra cui la chiusura del secondo più grande giacimento petrolifero della Libia a causa delle proteste, l'interruzione della produzione in Nigeria e il rallentamento dei flussi russi - hanno contribuito a spingere il Brent nella sua terza settimana di rialzi, come ha affermato l'analista di Hargreaves Lansdown Sophie Lund-Yates.
Inoltre, l'Arabia Saudita e la Russia, pesi massimi dell'OPEC+, hanno deciso di estendere i loro tagli volontari alla produzione di greggio fino al mese prossimo.
Altri membri del cartello a giugno hanno concordato di estendere i precedenti tagli all'offerta fino alla fine del 2024. Questi tagli sono stati annunciati ad aprile.
Il Brent è salito di oltre il 13% rispetto ai minimi del 28 giugno e, nonostante a volte sembri faticare, ha ancora molto slancio verso l'alto, come ha detto l'analista di Oanda Craig Erlam.
"La rottura sopra USD80 è stata molto significativa dopo i molteplici sforzi dell'Arabia Saudita e dei suoi alleati per manipolare il prezzo a livelli più sostenibili, dal loro punto di vista", ha affermato Erlam.
Questa settimana, dati più deboli dell'inflazione degli USA, sia per i prezzi al consumo e che per quelli alla produzione, hanno contribuito a dissipare i timori che un ulteriore inasprimento della politica monetaria degli USA possa innescare una recessione, che a sua volta potrebbe minacciare di smorzare la domanda di energia nella più grande economia mondiale.
La Federal Reserve deciderà sui tassi di interesse il 26 luglio. Questo mese è previsto un aumento di 25 punti base ma potrebbe segnare la fine del ciclo aggressivo di inasprimento della politica monetaria.
Di Giuseppe Fabio Ciccomascolo, Alliance News senior reporter
Copyright 2023 Alliance News IS Italian Service Ltd. Tutti i diritti riservati.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.