Kering, il gruppo francese del lusso proprietario dei marchi Gucci, Yves Saint Laurent (YSL), Balenciaga e Bottega Veneta, ha annunciato martedì sera una riorganizzazione del team dirigenziale.
Francesca Bellettini, attuale presidente e amministratore delegato di YSL dal 2013, è stata nominata Kering Deputy Ceo, responsabile per il Brand Development del gruppo. Secondo quanto dichiarato dai vertici di Kering, tutti i CEO dei marchi del gruppo riporteranno a Bellettini, che guiderà anche le Group House nelle loro prossime fasi di crescita.
Marco Bizzarri, presidente e CEO di Gucci dal 2015 e membro del comitato esecutivo dal 2012, lascerà Kering il 23 settembre 2023 e sarà sostituito da Jean-François Palus, storico leader di Kering e stretto collaboratore di François-Henri Pinault, che, secondo quanto riportato dalla società francese, assumerà la posizione di Ad di Gucci "solo per un periodo di transizione".
Infine, Jean-Marc Duplaix, Chief Financial Officer di Kering dal 2012, è stato nominato Kering Deputy Ceo, responsabile delle operazioni e della finanza e sarà a capo di tutte le funzioni corporate del gruppo.
Questi annunci hanno provocato un balzo delle quotazioni di Borsa del titolo Kering, che quest’anno è rimasto indietro rispetto ai suoi competitor francesi perché appesantito dalle difficoltà attraversate dal marchio Gucci. Da inizio anno il titolo Kering ha guadagnato il 6,8% (al 18 luglio 2023, in euro), contro il +27% di LVMH e il +31% di Hermès.
“Data la relativa sottoperformance di Gucci negli ultimi anni e, più recentemente, della maggior parte dei marchi del gruppo, Kering sembra aver deciso di apportare delle modifiche necessarie per affrontare i problemi all'interno della sua organizzazione”, osserva Zuzanna Pusz, analista di UBS, in una nota ai clienti del 18 luglio.
Jean Danjou, analista di Oddo BHF, evidenzia in una nota del 19 luglio la rifocalizzazione del potere decisionale all'interno della holding: "Un maggior potere nelle mani della casa madre mira, a nostro avviso, a riequilibrare la gestione delle diverse case che sembravano godere di troppa autonomia".
Allo stesso tempo, però, Danjou si interroga su come interpretare la natura transitoria della nomina di Jean-François Palus alla guida di Gucci, il marchio più importante del gruppo del lusso.
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