Dopo due mesi di raccolta positiva, i fondi a lungo termine domiciliati in Europa hanno registrato 13,8 miliardi di euro di deflussi netti a giugno, riflettendo il sentiment negativo degli investitori in relazione all'incertezza economica.
Eppure, giugno è stato un mese ampiamente positivo per i mercati azionari globali, con tutte le principali regioni che hanno recuperato le perdite di maggio. L'inflazione si sta moderando in Europa e negli Stati Uniti, dove i rialzi dei tassi di interesse sono stati messi in pausa dopo la riunione di maggio della Federal Reserve.
Il mese scorso i fondi azionari hanno registrato 9,7 miliardi di euro di deflussi netti, il peggior risultato mensile dall’ottobre 2022; la raccolta semestrale è invece positiva per le strategie azionarie, con 18,3 miliardi incassati tra gennaio e giugno, anche se con una grande differenza tra primo e secondo trimestre: 33,3 miliardi incassati nel primo, 15 miliardi di deflussi nel secondo.
Inoltre, a differenza di quanto visto negli ultimi mesi, questa volta i riscatti hanno colpito sia i prodotti attivi che quelli passivi. I fondi azionari europei large-cap blend hanno sofferto particolarmente, perdendo 2 miliardi di euro. Dall'altra parte dello spettro, i fondi azionari globali a grande capitalizzazione hanno attratto 4 miliardi nel mese.
I fondi obbligazionari hanno invece segnato l'ottavo mese consecutivo positivo in termini di flussi, con quasi 9 miliardi di euro di nuove sottoscrizioni nette, che portano il dato semestrale a 102 miliardi incassati. Lo scorso mese, la maggior parte di questi afflussi ha riguardato i fondi esposti alle obbligazioni a scadenza fissa (i portafogli di questi fondi contengono obbligazioni la cui data di scadenza è allineata con la data di scadenza target del fondo, e tutte le obbligazioni sono detenute fino alla scadenza), seguiti dai fondi obbligazionari governativi in euro e sterline.
Le strategie bilanciate sono state l'altro grande detrattore del mese, con 7,5 miliardi di riscatti netti. Questi fondi hanno avuto solo due mesi positivi in termini di raccolta dal maggio 2022. A giugno, le strategie bilanciate flessibili in sterline e le strategie moderate in euro che investono a livello globale sono state le più colpite. I fondi alternativi, dal canto loro, hanno registrato il 14° mese consecutivo di deflussi netti.
Anche i fondi sulle materie prime hanno avuto un mese molto negativo, con 2,3 miliardi persi per strada. Ciò è dovuto principalmente al prelievo di 1,7 miliardi di euro dai prodotti in metalli preziosi, la maggior parte dei quali ETC sull'oro.
Infine, il mese scorso i fondi del mercato monetario hanno registrato una raccolta netta negativa di 4 miliardi di euro. Grazie all’effetto mercato, il patrimonio dei fondi a lungo termine domiciliati in Europa è salito a 10,951 trilioni di euro alla fine di giugno 2023, rispetto ai 10,697 trilioni di euro del 31 maggio.
Gestione attiva Vs gestione passiva
I fondi indicizzati a lungo termine hanno registrato afflussi per 5,3 miliardi di euro a giugno, contro i 14,9 miliardi persi dai fondi a gestione attiva. (La tabella seguente include solo i principali gruppi di categorie). Il mese scorso, i fondi azionari e sulle commodity hanno registrato riscatti netti sia dalle loro strategie a gestione attiva, sia da quelle indicizzate.
La quota di mercato dei fondi passivi a lungo termine si è attestata al 25,10 % a giugno 2023 dal 23,24% di giugno 2022. Se si includono i fondi monetari, che sono di dominio dei gestori attivi, la quota di mercato degli indicizzati si attesta al 21,98%, dal 20,53% di 12 mesi prima.
L’onda sostenibile
I fondi che rientrano nell’ambito di applicazione dell’articolo 8 del regolamento europeo SFDR hanno perso nel mese 15,5 miliardi in deflussi netti, il peggior risultato negli ultimi otto mesi. Le strategie azionarie e bilanciate sono quelle che hanno sofferto i maggiori riscatti. Interessante notare che, all’interno di questo gruppo, anche i fondi obbligazionari hanno registrato deflussi.
D’altra parte, gli investitori hanno prelevato dalle strategie “verde scuro” (articolo 9) 440 milioni a giugno.
Dal punto di vista della crescita organica, i fondi Articolo 9 hanno registrato un tasso di crescita organica del 3,07% nel primo semestre dell’anno. Nello stesso periodo, i prodotti che rientrano nel gruppo dell’Articolo 8 hanno registrato una crescita organica dello 0,34%, un risultato inferiore rispetto ai comparti non sostenibili (secondo l’SFDR): tra gennaio e giugno, i fondi non considerati Articolo 8 o Articolo 9 hanno infatti segnato un tasso di crescita organica medio compreso tra lo 0,70% e l’1,14%.
Le SGR che hanno raccolto di più e di meno
Qui sotto le dieci società di gestione che hanno raccolto di più e di meno in Europa a giugno 2023, con il dettaglio tra gestione passiva e attiva (fondi monetari esclusi).
Scopri quali categorie, fondi e società hanno raccolto di più o di meno. Clicca qui per scaricare il report completo.
Le cifre di questo rapporto sono state compilate il 19 luglio 2023. Sono stati inclusi circa 31.300 fondi aperti ed ETF che Morningstar registra da oltre 2.900 società di fondi in più di 36 domicili.
Si noti che la metodologia attuale di Morningstar potrebbe non includere gli afflussi nel periodo di sottoscrizione iniziale dei cosiddetti “fondi a finestra” nella stima dei flussi netti. Clicca qui per scaricare la metodologia.
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