Enel punta forte sullo sviluppo a 15 anni della geotermia in Italia

Il gigante italiano dell’energia mette sul tavolo 3 miliardi di euro di investimenti a sostegno della possibilità del rinnovo delle concessioni geotermiche per 15 anni. Per gli analisti un rinnovo in tempi brevi sarebbe positivo per un gruppo di impianti che contribuisce per 200-300 mln euro di Ebitda.

Fabrizio Guidoni 31/08/2023 | 00:45
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Impianto geotermale

Foto AP

In Italia si conferma una situazione di forte sviluppo per le fonti di energie rinnovabili. I dati mensili pubblicati da Terna relativi al mese di luglio svelano che a fronte di un calo per la domanda elettrica complessiva che si assesta a 30,1 TWh, pari a una flessione del 2,6% a livello destagionalizzato, cioè rettificato per giorni lavorativi e temperature, le produzioni legate alle rinnovabili evidenziano una ripresa "molto forte" su base annua, in particolare su idroelettrico (+32,4%), eolico (+31,8%), solare (+12%), con l’eccezione della contrazione della produzione termoelettrica. Ed è in questo contesto di spinta verso la transizione energetica e la decarbonizzazione della produzione in Italia che Enel sta rilanciando forte sulla geotermia. Il colosso italiano dell’energia ha annunciato alcuni giorni fa di voler investire 3 miliardi di euro nell'energia geotermica in Italia, tramite anche la costruzione di due nuove centrali entro il 2030 per una capacità installata di 200 MW. Una mossa che ha portato il titolo Enel (ENEL) sotto i riflettori del mercato. Le sue quotazioni, nonostante un andamento ondivago di Piazza Affari, hanno messo a segno un trend rialzista nella seconda metà di agosto, portando il rialzo vicino al +6%, e evidenziando così una performance da inizio anno che lambisce il +30% per una capitalizzazione di circa 63 miliardi di euro.

In cosa consiste la proposta di investimento nella geotermia

Enel ha spiegato che per avviare i progetti di investimento legati al piano da 3 miliardi di euro per lo sviluppo della geotermia in Italia è necessario un prolungamento delle concessioni in corso per almeno 15 anni. In effetti, il Governo, con il decreto-legge Enti pubblici 51/2023, poi convertito nella legge 87/2023 del 3 luglio, ha prorogato di un anno la scadenza delle concessioni minerarie. In un primo momento stabilita per il 31 dicembre 2024, la nuova data di scadenza è stata allungata al 31 dicembre 2025. Si tratta di una proroga implementata per permettere il completamento del riordino della normativa di settore.

Attualmente, Enel Green Power gestisce in Toscana, nelle province di Pisa, Siena e Grosseto, il più antico complesso al mondo per l'utilizzo del calore della terra, composto da 34 centrali caratterizzate da una potenza installata di 916 MW e una produzione di circa 6 TWh.

Perché la geotermia è un fattore importante

L’energia geotermica è l’energia prodotta sfruttando il calore proveniente dal cuore della Terra sotto forma di vapore. Come spiegato da Enel, la diffusione della geotermia è meno capillare rispetto alle altre rinnovabili: non in tutti i territori è possibile trovare nel sottosuolo una grande quantità di calore convogliata nella stessa area. A seguito della COP21 di Parigi 2015, è stata lanciata, con il benestare delle Nazioni Unite, la Global Geothermal Alliance, un’iniziativa per incentivare i Paesi del mondo con territorio geotermico a dare precedenza a questa risorsa rinnovabile per accelerare il processo di transizione energetica. Un report del Massachusetts Institute of Technology redatto diversi anni fa calcolava come il potenziale geotermico presente sulla Terra potrebbe fornire energia verde al pianeta per 4000 anni, disponibile in continuazione senza dipendere dalla luce del giorno e dalle condizioni meteo. Pur con una quota assoluta ridotta rispetto a tutta l’energia prodotta da fonti rinnovabili, l’Italia si colloca tra i principali produttori di energia geotermica a livello non solo europeo, ma anche mondiale, potendo beneficiare della ricchezza di risorse geotermiche concentrate in varie aree della penisola e a disposizione come elementi chiave della transizione energetica.

L’impegno di Enel

La centrale geotermica “Valle Secolo” di Enel, entrata in esercizio agli inizi degli anni Novanta, è il più grande impianto di questo tipo in Europa. Con quasi 120 MW di potenza installata, è la principale della serie di centrali geotermiche che si concentrano in una piccola area nel territorio circostante Larderello nella zona di confine tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Qui si trovano 34 impianti, con 37 gruppi di produzione e una potenza complessiva di circa 800 MW.  

Il punto di vista dagli analisti

A fronte del newsflow legato alla proposta di Enel di investire 3 miliardi nella geotermia in Italia che porterà all'aumento della capacità, all’ammodernamento degli impianti e ad opere sul territorio, e alla valutazione del rinnovo della concessione da parte di Governo e regione Toscana, gli analisti di Equita Sim confermano il rating “buy “su Enel, con prezzo obiettivo di 6,9 euro. Gli esperti sottolineano che gli impianti geotermici di Enel hanno prodotto 5.4TWh di elettricità nel 2022 ed attualmente hanno una concessione in scadenza al 2025, per la quale ritengono “molto probabile un rinnovo anche in procedura di gara, considerando le competenze di Enel nel settore (uno trai pochissimi operatori mondiali a gestire impianti geotermici in Italia ed in America). L'’eventuale rinnovo anticipato sarebbe comunque positivo per un gruppo di impianti che contribuisce per circa 200-300 mln euro di Ebitda. Il rinnovo per 15 anni consentirebbe ad Enel di dispiegare il programma di investimenti previsto e di potenziare il contributo dell'impianto nei prossimi anni".

Dal canto suo, Websim, che sul titolo ha giudizio “interessante” con target price 7,80 euro, scrive che attualmente, si sta discutendo con l'Unione Europea riguardo alle concessioni. “Nel prossimo futuro, potrebbero essere indette gare per mettere all'asta le concessioni, anche se non è escluso un rinnovo a lungo termine per ammortizzare gli investimenti, almeno 10-15 anni”.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Fabrizio Guidoni  collabora con Morningstar come data journalist. Ha una lunga esperienza sul mercato azionario italiano e sulla finanza sostenibile.

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