Mercoledì 13 settembre, la Banca centrale europea ha criticato l'imposta a sorpresa sulle banche italiane, avvertendo che potrebbe indebolire le riserve di capitale degli istituti di credito e renderli più vulnerabili a futuri shock economici.
Il governo guidato da Giorgia Meloni ha annunciato il mese scorso che avrebbe imposto una tassa una tantum del 40% sui "profitti in eccesso" delle banche, ottenuti grazie alla serie di aumenti dei tassi di interesse della BCE nell'ultimo anno.
La mossa shock ha spaventato gli investitori e fatto crollare le azioni delle banche italiane prima che il governo attenuasse il piano, affermando che la nuova tassa sarebbe stata limitata allo 0,1% degli attivi.
"L'imposizione di un'imposta straordinaria sul settore bancario potrebbe rendere più difficile per gli istituti di credito costituire riserve di capitale aggiuntive, in quanto i loro utili non distribuiti verrebbero ridotti, rendendoli meno resistenti agli shock economici", ha dichiarato la BCE in un parere legale.
La tassa, inoltre, non tiene conto dell'impatto a lungo termine dell'aumento dei costi di finanziamento, che potrebbe portare a un aumento dei rischi di credito, in quanto le famiglie e le imprese faticano a ripagare i prestiti più costosi.
La BCE ha affermato che la tassa sulle plusvalenze danneggerebbe in particolare le banche più piccole, il cui reddito dipende in larga misura dall'attività di prestito.
L'istituto di Francoforte ha anche criticato l'annuncio improvviso della misura speciale, affermando che ha creato un'incertezza che potrebbe innescare problemi legali e spaventare i futuri investitori, rendendo potenzialmente più costoso per gli istituti di credito italiani attrarre finanziamenti.
La BCE ha raccomandato all'Italia di effettuare "un'analisi approfondita" delle "potenziali conseguenze negative per il settore bancario".
La dura valutazione della BCE è simile alle critiche mosse l'anno scorso alla tassa sulle banche della Spagna. Il parere della BCE non è vincolante.
Il governo italiano ha promesso di investire i proventi della tassa per aiutare i cittadini a far fronte all'aumento del costo della vita, dopo che le mosse della BCE sui tassi hanno aumentato i profitti delle banche ma hanno anche aumentato le sofferenze dei mutuatari.
Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha criticato i "margini iniqui" delle banche e ha dichiarato che il denaro raccolto contribuirà a "finanziare misure di sostegno per le famiglie e le imprese" alle prese con un'inflazione record.
fonte: AFP
Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter
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