La Banca Centrale Europea (BCE) ha alzato i tassi di 25 punti base nella riunione di oggi, 14 settembre, nonostante il rallentamento dell’Eurozona, dato che i dati sull’inflazione rimangono elevati.
Il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale sono portati rispettivamente al 4,50%, al 4,75% e al 4,00%, con effetto dal 20 settembre.
L’aumento del tasso di oggi riflette la valutazione del Consiglio direttivo sulle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria. Le proiezioni macroeconomiche di settembre degli esperti della BCE per l’area dell’euro vedono l’inflazione media al 5,6% nel 2023, al 3,2% nel 2024 e al 2,1% nel 2025. Si tratta di una revisione al rialzo per il 2023 e il 2024 e una revisione al ribasso per il 2025.
Dopo l'annuncio, l'euro è sceso dello 0,7%, raggiungendo il livello più debole rispetto al dollaro da maggio.
Il sentiment del mercato è cambiato già mercoledì: mentre lunedì il tasso forward a breve termine sull’euro scontava un aumento del tasso di 25 punti base al 40%, mercoledì sera era al 63%.
Martedì Reuters aveva riferito che la BCE si stava preparando ad aumentare le sue previsioni sull'inflazione per il prossimo anno, rafforzando la tesi a favore di una politica monetaria più restrittiva. In precedenza, ci si aspettava che la banca centrale abbassasse le sue prospettive per l’indice dei prezzi al consumo in occasione della riunione del Consiglio direttivo.
Nella sua precedente riunione di luglio, la BCE aveva aumentato il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali, portandolo al 4,25%, il nono aumento consecutivo dall’inizio del ciclo di rialzo dei tassi nel luglio 2022.
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