Secondo i dati definitivi resi noti dall'Istat venerdì 15 settembre, nel mese di agosto l'indice nazionale dei prezzi al consumo in Italia registra un aumento del 5,4% su base annua, dal 5,9% del mese precedente. Le stime erano per un valore del 5,5%.
Su base mensile, il dato registra un aumento dello 0,3%.
La decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, al 5,7% dal 7,0%, dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, al 5,8% dal 6,6%, degli alimentari non lavorati al 9,2% dal 10,4%.
Tali effetti sono stati solo in parte compensati da una moderata accelerazione dei prezzi dei servizi relativi all'abitazione - al 3,9% da 3,6% - e dall'attenuarsi della flessione degli energetici regolamentati, passati dal meno al 29,6% dal 30,3%.
L'"inflazione di fondo", al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta ancora al 4,8% dal 5,2% così come quella al netto dei soli beni energetici, che passa al 5,0% dal 5,5% registrato a luglio.
Di Chiara Bruschi, Alliance News reporter
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